Kvyat aveva detto dopo la gara: “Parlerò a quattr’occhi con Seb e gli dirò quanto mi dispiace per questo incidente”. Ma le scuse di persona non gliele ha mai fatte. Perché mentre Kvyat a fine corsa parlava della vicenda nel recinto delle interviste davanti alle telecamere di tutto il mondo, Vettel aveva già inforcato il suo zaino nero dove custodisce il libretto su cui prende appunti ad ogni Gp, e aveva lasciato il circuito deluso e amareggiato.
Poi sembra che i due si siano parlati al telefono. Kvyat, scoperto che Seb non era più in pista, ha preferito forzare i tempi e avrebbe raggiunto il ferrarista al telefono, quando questi era già in aeroporto, per scusarsi.
Rabbia Vettel, Kvyat scuse a metà
Era stato Christian Horner, da cui Seb era andato a lamentarsi a metà gara, a suggerire a Kvyat di chiedere scusa al ferrarista. “Daniil ha chiesto scusa al team e penso voglia chiedere scusa anche a Sebastian. Non lo ha più visto qui in circuito e sono sicuro che lo farà appena si rivedranno”.
Qui sotto il tweet di scuse che il team ha fatto per conto di Kvyat.
Ovviamente non si sa cosa Kvyat e Vettel si siano detti esattamente perché è stata una conversazione privata, ovviamente. Ma Kvyat col passare del tempo aveva addolcito la sua posizione: inizialmente parlava solo di “dispiacere per l’accaduto” ma non aveva usato le parole “I’m sorry”, mi scuso. Poi deve aver riflettuto e dopo una inevitabile strigliata da parte della Red Bull, si è ammorbidito.
“Kvyat è un buon ragazzo - dice Horner - e imparerà da questo sbaglio. Ha fatto un errore. Un errore che oltre a compromettere la gara di Vettel, è anche costato a noi della Red Bull un sacco di punti perché la nostra corsa delle due auto è finita praticamente lì. Era eccitato dalla gara casalinga e credo semplicemente che sia stato sorpreso da come le auto coinvolte abbiano rallentato rapidamente davanti a lui”.