Il presidente della Fia, Jean Todt, ha deciso in via eccezionale di di non intraprendere azioni disciplinari contro Vettel
C’era il rischio di una ulteriore sanzione a Sebastian Vettel al GP Messico dopo i 10” di penalità per il contatto con Ricciardo e i 2 punti sulla patente-licenza. Il “reato” in oggetto erano le offese mandate in diretta via radio a Charlie Whiting, il direttore di gara, perché non interveniva in corsa per ordinare a Verstappen di restituire la posizione negli ultimi due giri di gara in Messico. Però stavolta Vettel l’ha scampata bella. Di solito la Fia è molto rigida quando si offendono i suoi rappresentanti ufficiali e i gradi di punizione possono andare dal semplice rimprovero, all’ammenda, alla squalifica per una o più corse. Ma stavolta Jean Todt in persona, presidente FIA, è intervenuto per perdonare Vettel in via eccezionale.
Il comunicato FIA dice: “Subito dopo la gara Vettel ha porto di persona le proprie scuse a Charlie Whiting, poi di sua iniziativa ha scritto una lettera di scuse al presidente della Fia Todt e allo stesso Whiting in cui ai è profondamente scusato per il proprio comportamento. Nelle lettere ha anche annunciato che vorrà incontrare Verstappen per dialogare con lui e assicurarsi che la cosa non si ripeterà. Perciò alla luce delle sue scuse sincere e del profondo pentimento, il presidente della Fia, Jean Todt, ha deciso in via eccezionale di di non intraprendere azioni disciplinari contro Vettel e di non portare perciò questa vicenda davanti al Tribunale Internazionale della Fia”.
La Fia nel comunicato precisa però che non saranno più tollerate linguaggi volgari né offese ai giudici di gara e chi nei prossimi GP si rendesse colpevole di comportamenti del genere verrà fatto oggetto di sanzioni disciplinari e la cosa verrà portata davanti al tribunale internazionale che potrà prendere ulteriori provvedimenti.
NO ALLA F1 IN MANO AGLI ARBITRI
Ricordiamo che la Fia non è nuova a procedimenti disciplinari per piloti che ne contestano l’autorità: nel 1997, mentre lottava per il titolo mondiale F1, Jacques Villeneuve, venne costretto nella settimana del Gp Canada, ad attraversare l’oceano avanti e indietro in volo nel giro di poche ore per andare da Montreal a Parigi per essere ascoltato davanti al tribunale della Fia e tornare in Canada per la corsa subito dopo. Non c’erano gli estremi per sanzionarlo ma fu sottoposto a un avanti-indietro stressante che gli creò disagio fisico alla vigilia di una corsa per lui importante.
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