La mescola ultrasoft garantirà prestazione aggiuntiva, Paul Hembery si attende più opzioni strategiche disponibili per i team, in gara
Un circuito dall'asfalto liscio, poco abrasivo e con un basso livello di aderenza. Così Pirelli presenta i 5.554 metri di Yas Marina, sui quali andrà in scena l'ultimo atto del mondiale di Formula 1 e si deciderà la lotta tra Hamilton e Rosberg. Difficilmente la strategia potrà incidere in maniera sostanziale sulle sorti del gran premio, un anno fa si registrarono scelte allineate sulle due soste, con variazioni limitate all'alternanza delle mescole morbide e supermorbide allora a disposizione.
Quest'anno viene introdotta la prestazionale ultrasoft, garanzia di un rendimento superiore sul giro secco e non troppo distante, dalle esperienze registrate nel corso dell'anno, dalla supersoft in termini di tenuta. L'evoluzione della pista ci dirà se in qualifica saranno possibili scelte "controcorrente", una Q2 da superare con una mescola che possa assicurare uno stint iniziale di gara più lungo. Tutte prospettive da tenere in considerazione.
Pirelli è reduce da tre giorni di test con la Ferrari SF15-T modificata, tanti chilometri per sviluppare le gomme larghe nel compound più morbido, prima di ritrovarsi, martedì 29 novembre, di nuovo a Yas Marina - Ferrari, Red Bull e Mercedes in contemporanea - per validare le scelte che caratterizzeranno il 2017. «Abu Dhabi è uno dei circuiti che conosciamo meglio, dato che in passato abbiamo effettuato molti test qui, inclusi alcuni dei più recenti sui pneumatici in dimensione 2017 che stiamo svolgendo da agosto. La novità per la gara di quest’anno è ovviamente la mescola ultrasoft, che dovrebbe assicurare velocità extra su un circuito che costituisce un ottimo banco prova per i pneumatici. In effetti tutte le mescole nominate quest’anno sono molto adatte ad Abu Dhabi, aprendo a numerose opzioni in termini di strategia», spiega Paul Hembery.
Yas Marina si caratterizza per un giro con diverse tipologie di curve, da pieghe veloci in appoggio nel primo settore, a lente varianti, tornanti e un ultimo settore con numerose curve a 90 gradi. Un avantreno preciso nell'inserimento ed elevate doti in trazione sono i requisiti principali per fare il tempo, curandosi di non rovinare le coperture e tenerle in vita fino alle ultime curve. Un anno fa assistemmo a un primo stint di gara molto breve per chi partì con gomme supersoft, meno di 10 giri in media, scelta che non operò Sebastian Vettel. Partì 15mo e potè scegliere la gomma soft, con la quale effettuò i primi due stint di gara, per montare solo nel finale le supersoft, assicurandosi la quarta posizione conclusiva.
Le prove libere 1 saranno il turno meno rappresentativo, perché si disputerà in condizioni di gran caldo, mentre qualifiche e gara andranno in scena al tramonto e con la temperatura dell'asfalto che progressivamente tenderà a diminuire. Nel 2015 si passò dai 29° C del via ai 27° C, valori destinati a ripetersi domenica.
Link copiato