Red Bull non si lascia impressionare da Ferrari e Mercedes

Nei test, Mercedes in vantaggio sulle Red Bull. Marko chiede pazienza: "Non abbiamo girato ancora con tutta la potenza". E la Ferrari non lo convince

Fabiano Polimeni

03.03.2017 14:28

Parte da un assunto sbagliato Helmut Marko nel leggere i primi riscontri dei test di Barcellona. E cioè che ampi margini di miglioramento siano possibili in casa Red Bull, di fronte a una prestazione Ferrari con il dubbio dell'effettivo valore. Gli exploit velocistici per mettersi in mostra sono stratagemmi buoni per team di seconda e terza fascia che hanno la necessità di far parlare, catturare l'attenzione. Non è certo il caso della Ferrari che, dalla quattro giorni dei test esce con un chilometraggio ampiamente superiore a quanto ottenuto un anno fa. Unico dato che può esaminarsi nella sua oggettività.

In Red Bull, invece, hanno sofferto qualche problema di affidabilità di troppo, che ha limitato a 1.368 chilometri lo svezzamento della RB13, contro i 1.718 km di un anno fa. Marko non è preoccupato, piuttosto vede una Mercedes ancora in vantaggio: «La guidabilità del motore e il pacchetto sono incredibili. Noi stiamo procedendo ancora in modo conservativo, vedremo come andrà quando avremo con tutta la potenza. Si può sentire dalla Mercedes che stanno facendo la stessa cosa. La Ferrari? Dipende da quanta benzina stanno utilizzando. Per quanto in ritardo staccava Vettel alla prima frenata non potevano averne molta in quel momento», il commento ad Auto Motor und Sport.

Analisi alla quale sommare le parole di Max Verstappen: «Era importante per noi accumulare chilometri e verificare che tutti i componenti tenesssero. Nel complesso è andato tutto piuttosto bene, credo che Mercedes potrebbe avere ancora un vantaggio su di noi in termini di potenza all'inizio della stagione, ma recupereremo. Di sicuro la macchina cambierà abbastanza prima di andare a Melbourne, come sarà per tutti».

Newey e la "pulizia" Red Bull

Problemi allo scarico hanno limitato il run di Ricciardo mercoledì e il timore che potesse ripetersi la rottura ha portato a ridurre l'attività anche nell'ultima giornata di test. Il capo degli ingegneri in pista, Rocquelin, fa il punto dopo la prima sessione: «In generale è stato un buon test; sì, ci sono stati alcuni problemi che ci sono costati del tempo in pista ma i fondamentali sono buoni: il bilanciamento, il controllo della macchina e le sensazioni. E' una buona piattaforma per la prossima settimana, quando entreremo nelle simulazioni gara e lavoreremo alla ricerca del miglior assetto».


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