Il pilota tedesco vince la prima gara della stagione e sottolinea la coralità del successo: "Se non fai parte di questo team è impossibile capirne la sostanza"
Sotto il cielo azzurro di Melbourne squilla l’inno italiano e Sebastian Vettel solleva, finalmente orgoglioso, il trofeo del vincitore. Era dal 20 settembre 2015, dalla notte di Singapore, che Ferrari non vinceva un gran premio. Tanto, troppo, tempo, perché in fin dei conti era ora che la lucente monotonia dell’argento Mercedes fosse ravvivata da un tocco di Rosso.
Da qui a parlare di ambizioni mondiali c’è un oceano di gare e si può scommettere cehe già in Cina la rappresaglia Mercedes sarà tremenda. Lo stesso Vettel, dopo l’ululato di gioia seguito al traguardo, ha detto “Calma” al suo team. “Perché sono un po’ pazzi” – ha detto scherzando il tedesco – "E’ presto per parlare di mondiale. Sarà un’annata molto difficile e abbiamo ancora molto lavoro davanti”.
Nel frattempo lasciamo che Seb si goda il trionfo e accarezzi la sua Gina, la nuova SF70H, meno bizzosa e recalcitrante di Margherita. Il quattro volte campione del mondo ha condotto una gara solida e senza errori ma tiene a sottolineare la coralità del successo: “E’ stato un inverno lungo e negli ultimi mesi non è stata facile, questa è una grande ricompensa. Ma è solo la punta dell’iceberg, le basi sono state gettate molto tempo fa. Se non ne fai parte è difficile capire la sostanza di questo team, lo spirito all’interno della squadra è bellissimo e ora dobbiamo continuare così”.
Scattato dalla seconda posizione, Vettel ha inizialmente tallonato Hamilton, partito bene dalla pole. Il pilota Mercedes, che lamentava difficoltà con le gomme, è entrato prima del previsto ai box per montare le soft, cambiando di fatto le sorti della gara. La Ferrari ha tenuto duro e Vettel è poi riuscito a rientrare davanti a Verstappen e al britannico. “La macchina si è comportata bene – ha spiegato il pilota – E’ davvero divertente da guidare. All’inizio ero nervoso e ho avuto un po’ di pattinamento al via. Poi ho cercato di mettere sotto pressione Hamilton per mandare un messaggio “noi ci siamo”. Sono rientrati di prima di noi ma non aveva senso coprirli. Il passo era buono, mi sono calmato un po’ e abbiamo tentato l’overcut. Poi ho avuto fortuna perché Lewis ha trovato un po’ di traffico. Quando sono riuscito sono riuscito a mantenermi davanti, non è stato facile rientrare davanti a Max, sono riuscito a creare un piccolo distacco, le gomme soft hanno funzionato bene e mi sono destreggiato bene nel traffico”.
Al di là della singola prestazione è evidente che il nuovo progetto sviluppato dalla squadra del silente Binotto sia buono e Vettel è il primo a confermarlo: “E’ diverso rispetto all’anno scorso, dove bisognava gestire tutto molto bene. Ora si può guidare in maniera più grezza, ho potuto spingere e questo è bello per un pilota”. E anche per i tanti tifosi che sulle tribune di Albert Park, quanto sulle poltrone di mezzo mondo, hanno plaudito all'esecuzione dell'orchestra di Maranello. E che ora chiedono il bis.
Gran Premio d'Australia: classifica finale
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