Kimi Raikkonen: "Non sono ancora il numero 2"

Kimi Raikkonen: "Non sono ancora il numero 2"©  sutton-images.com

Nella conferenza piloti del giovedì di Sochi il ferrarista dice  che è ancora troppo presto per parlare di prime e seconde guide. E che la SF70H è la miglior Ferrari degli ultimi anni ma deve adattarsela. 

Maurizio Voltini

27.04.2017 15:40

Nella conferenza stampa del giovedì con i piloti, a Kimi Raikkonen è stato chiesto un piccolo consuntivo sulle prime tre gare della stagione, che l'hanno visto ogni volta a un passo dal podio, con riferimento alla sua maggiore o minore soddisfazione su quanto fatto in questo inizio di stagione. «Ho avuto problemi alla prima gara - puntualizza il finlandese della Ferrari - mentre sono stato più contento per come è andata l'ultima. Non tanto in qualifica quanto piuttosto in gara: diciamo che il sabato era stato nella media, ad essere generosi. Poi domenica ho fatto un primo giro piuttosto brutto, dopo la partenza ho faticato a superare chi mi stava davanti. Ma una volta superato, e passato il regime di safety car che è stato sfortunato per noi, la velocità e il feeling sono stati abbastanza buoni».

Parlando invece di questo weekend, Kimi aggiunge: «Vedremo da domani come saremo stavolta rispetto a Mercedes. Finora siamo stati sempre molto vicini e ci aspettiamo che le cose non siano molto diverse, ma chi lo sa… Da parte mia devo far funzionare meglio il tutto, portare la macchina più vicina al mio stile». Ecco, lui come trova la SF70H, può dire che sia la miglior Ferrari che abbia mai guidato? «Difficile paragonarla con quelle del passato - risponde Raikkonen - posso magari farlo con quelle degli ultimi tre anni. Rispetto a queste, sì, è la migliore. Ma in ogni caso fin da quando sono venuto qui ho sempre guidato delle ottime Ferrari. Questa è una bellissima macchina, un pacchetto competitivo che però si può migliorare di volta in volta, e dobbiamo cercare di farlo. Se l'avvicinerò di più al mio stile, credo che le cose potranno andare solo meglio».

Considerando il divario di punti tra lui e Vettel (sono la metà) a Raikkonen viene chiesto se ormai il tedesco abbia già il ruolo di numero 1 in squadra. «Non abbiamo ancora parlato di questo, di numeri 1 e di numeri 2. Ma sappiamo esattamente cosa dobbiamo fare come piloti, per adesso nulla è cambiato. Se si dovesse arrivare verso la fine della stagione in cui uno di noi due non avesse più nessuna possibilità di vincere il campionato piloti, allora sì, questo genere di scenario potrebbe entrare in gioco, però fino a quel momento non vedo perché parlarne».

Si parla quindi di come fosse sembrato piuttosto frustrato alla fine della scorsa stagione: «Mah, sono cose normali: ogni anno capitano delle gare in cui le cose non vanno come speravi, le cose non sono sempre semplici. Però so di essere fortunato di essere stato nella posizione di vincere, non sempre è successo, ma bisogna abituarsi anche a questo. Alcune volte sono nella posizione di vincere, altre no, è una situazione normale. Io voglio fare meglio possibile, quando non ci riesci non ti diverti, sicuramente ti diverti di più quando ottieni un buon risultato perché sai di aver fatto il meglio che potevi. E spero di farlo da questa gara in poi».

Alla fine si chiede a Kimi di alcune altre "faccende" tra cantare, musica e così via: «Faccio varie cose al di fuori della Formula 1 nella mia vita, ma non ho alcun interesse a dire cosa faccio fuori della pista…», cerca di tagliar corto il ferrarista. Che poi però aggiunge: «Se vado al bar con gli amici, ultimamente sempre di meno perché purtroppo non ne ho il tempo, magari un po' canto. Canto male, però canto, mi diverte ma non lo faccio certo a livello professionale. Ma non credo sia un punto di discussione».


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi