Formula 1, Abiteboul: motoristi e Liberty restano distanti

Formula 1, Abiteboul: motoristi e Liberty restano distanti© sutton-images.com
Il confronto è destinato a svilupparsi nel 2018, alla ricerca di compromessi che mettano d'accordo Formula 1 Group, i motoristi attuali e convincano all'impegno i potenziali nuovi protagonisti

Fabiano Polimeni

03.01.2018 09:24

Torna a ribadire la visione Renault sui motori 2021, Cyril Abiteboul. Tanto per chiarire, semmai servisse conferma, che l'idea avanzata da Liberty Media sulla semplificazione spinta dei progetti attuali non è considerata la strada giusta. Tra le preoccupazioni di un appiattimento generalizzato tra le power unit in griglia e i timori rivolti ai costi eccessivi che l'abolizione del MGU-H richiederebbe, figli di una riprogettazione completa del propulsore, le critiche mosse alla proposta di fine ottobre hanno molteplici sfaccettature. «Non c'è niente di nuovo. Le discussioni continuano e continuano a essere divergenti anche le opinioni», commenta Abiteboul. 

Le personali ricette sulle caratteristiche alle quali dovrebbero uniformarsi le power unit 2021 sono ampiamente note su ciascun fronte, non fosse altro per il lungo processo di confronto che ha portato alla sintesi della proposta del 31 ottobre. Che l'eliminazione del MGU-H fosse avversata da Mercedes e Renault anzitutto era cosa nota sin dalla scorsa estate. Che Abiteboul proponesse l'abolizione del flussometro per raggiungere potenze superiori, regimi di rotazione pure e, con essi, un miglioramento del sound, era un'altra via caldeggiata. Si è trasformata nella previsione della bozze Liberty-FIA di un incremento di 3.000 giri/min nel regime di rotazione delle power unit, senza alcun cenno, però, all'abolizione del flussometro né del limite di consumo di carburante in gara (oggi, 105 kg). 

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«Abbiamo la necessità di migliorare il motore attuale, che ha alcune cose errate. Serve più rumore e maggiori prestazioni. Non limitiamone il potenziale con il vincolo sul consumo di carburante, il chilometraggio sui componenti e le penalità applicate alle sostituzioni di motori. Ma, più di ogni altra cosa, manteniamo il motore attuale quale base per il futuro. Non serve una rivoluzione nel 2021 e nessuno la vuole». Base per il futuro. Concetto richiamato dal presidente Jean Todt nei giorni successivi alla rielezione al vertice della FIA, con un monito: nel cambiare regolamenti, i motoristi che hanno investito copiosamente sull'attuale generazione di power unit dovrebbero essere tutelati e ricevere attenzioni maggiori rispetto a potenziali e, incerti, nuovi protagonisti. 

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