Formula 1 Montecarlo, la power unit Ferrari è regolare

Formula 1 Montecarlo, la power unit Ferrari è regolare© sutton-images.com

A Monaco, power unit esaminata dalla FIA. I dubbi degli avversari sulla gestione dell'ERS, la conferma della legalità del sistema in uso sullo 062 Evo di Maranello, attentamente monitorato. Horner e Wolff confidano nei controlli

Fabiano Polimeni

25.05.2018 09:44

Guardata a vista dai rivali, pronti a puntualizzare, chiedere chiarimenti, verificare la legalità di soluzioni lampanti – quali sono stati gli specchietti introdotti a Barcellona – e di altre nascoste e con ben altro impatto prestazionale. Prima i dubbi legati al fumo prodotto dal motore Ferrari 062 Evo, poi gli interrogativi legati all'utilizzo della parte ibrida. Niki Lauda nelle scorse settimane ha chiesto che venissero fugati tutti i dubbi e chiarite quelle zone grigie del regolamento che, per loro natura, si sono sempre prestate a interpretazioni libere finché la Federazione non è intervenuta a restringerne i confini.

Nel caso dell'ERS – il sistema di recupero dell'energia è limitato al valore di 2 Megajoule al giro attraverso il MGU-K, attraverso il quale restituisce fino a 163 cavalli di potenza (valore normato dalla FIA) – i dubbi degli avversari diretti della Rossa sono legati sulla possibilità che, la particolare struttura del pacco batterie adottata dalla Ferrari consenta di bypassare il controllo del boost di potenza nell'arco del giro, superando i 163 cavalli ammessi. L'alloggiamento del pacco batteria, in realtà, cela due distinti accumulatori, una soluzione duale verificata dalla FIA e giudicata legittima.

 

A Monaco, sempre secondo indiscrezioni del paddock, sulle power unit Ferrari utilizzate dalla Scuderia la FIA avrebbe chiesto l'installazione di un componente supplementare per monitorare i flussi energetici da e verso i pacchi batteria, per accertarsi il costante rispetto del limite di accumulo e rilascio di potenza attraverso le unità MGU. Parallelamente, i tecnici della Federazione avrebbero già in esame i dati delle prime gare per verificare eventuali anomalie, tutto con il supporto della stessa Ferrari.

Del tema si è discusso anche nel corso della conferenza stampa dei team principal. Christian Horner e Toto Wolff hanno rimesso la questione nelle analisi della FIA, il passo eventualmente successivo non resta che nell'avanzamento di una protesta formale. «Non siamo dei motoristi, forse Toto può rispondere meglio sulle caratteristiche del motore, ovviamente ci sono stati dei rumours che, non ho dubbi, abbiate afferrato bene. Sono certo che la FIA ha tutti gli strumenti e le competenze per poter misurare, gestire e osservare la macchina che viene presentata alle verifiche tecniche e durante un week end di gara, gli uomini FIA sono i migliori ai quali porre questa domanda», il commento di Horner sulla soddisfazione o meno circa i provvedimenti adottati, legati al monitoraggio dell'ERS Ferrari.

«Christian ha assolutamente ragione, esistono dei temi circa la legalità di alcune cose che spuntano fuori regolarmente. Alcuni sono più controversi di altri, ma si tratta del compito quotidiano della FIA, controllare cosa fanno le squadre. E' obbligo dei team essere in regola ed è un processo in fase di sviluppo. Ho grandissima fiducia nel fatto che la FIA risolva qualsiasi problema possa arrivare, sia esso legato al motore o al telaio. Per quel che ne so è un processo in corso mentre parliamo e vedremo quale sarà l'esito», ha aggiunto Wolff.

 


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