Prima volta con i colori giallo-neri per Daniel, nuovo inizio di una carriera che si lascia Red Bull alle spalle per ripartire alla rincorsa dei big
Abituati a vederlo con la tuta blu addosso, un Daniel Ricciardo nei colori giallo-neri di Renault ricorda di un mondiale praticamente alle porte. Tempo di shooting, di servizi fotografici, in posa con nuovi caschi e divise, il che vale la prima del pilota australiano nei panni di uomo della Régie.
Fired up, and ready to go! Meet your @RenaultF1Team 2019 driver line-up!
— Renault F1 Team (@RenaultF1Team) 4 febbraio 2019
: @GregWInsight #RSspirit pic.twitter.com/6gh5PPxThi
Red Bull a mettersi di traverso, dopo Abu Dhabi, impedendo un avvio anticipato di 2019 nei test di chiusura del campionato. Una cortesia non concessa ad Abiteboul e soci, che dietro il “no” a un Ricciardo sulla RS18 hanno letto il timore nei confronti dell’ex partner motorista. Più realisticamente, la naturale conclusione di un rapporto motorista-cliente nel quale spesso sono volati gli stracci, con accuse reciproche.
Quanto a Daniel, la necessità di cambiare aria, trovare nuove sfide, si è tramutata in una scommessa Renault risultata la chance, alternativa a Red Bull, migliore sul campo, vista l’assenza di qualsiasi possibilità di approdare in Ferrari o Mercedes e con le sirene McLaren prive delle sufficienti garanzie a brevissimo termine.
Alla RS19 dovrà chiedere anzitutto l’affidabilità mancata alla power unit Renault lo scorso anno, troppe volte ad appiedarlo. Power unit che, dopo l’accensione effettuata a Woking, dal “cliente” McLaren, è avvenuta anche in sede, a Enstone.
I progressi che potrà compiere il team puntano a ridurre il divario dai primi tre, certo non colmarlo del tutto - oltre 1" in ballo - partendo da un progetto sviluppato dal foglio bianco e l’opportunità da sfruttare, offerta dai regolamenti in materia di aerodinamica e ala anteriore.
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