Quinto al traguardo, Leclerc spera che nei test dei prossimi giorni la squadra capisca cosa va corretto sulla SF90
“Sono piste anomale, in Spagna si rivedrà la vera Ferrari, quella dei test”. E’ stato il mantra che è stato ripetuto durante le quattro doppiette precedenti della Mercedes.
Ma la SF90 di tre mesi fa non si è vista: Vettel e Leclerc hanno assistito dal quarto e quinto posto alla quinta doppietta Mercedes e, ancora più preoccupante, al terzo posto di Verstappen.
Un weekend nero, anche alla luce degli aggiornamenti aerodinamici e di motore portati in pista, che non hanno funzionato. O meglio, hanno funzionato, ma non hanno portato i risultati sperati.
“Speravamo di ottenere di più - ha dichiarato Leclerc - qui avevamo degli upgrade, ma non è stato un weekend facile. Dobbiamo lavorare e capire cosa non ha funzionato”.
Per farlo, occorrerà sfruttare al massimo la due giorni di test a disposizione. Le Mercedes sono di un altro pianeta e, al momento, le prestazioni della Red Bull sono un pericolo concreto. E nelle sessioni di collaudi catalani, Leclerc ripone molte speranze: “Abbiamo due giorni di test, e spingeremo per capire al massimo questa macchina e trovare cosa non va”.
Ma anche in una gara incolore per la Rossa, la questione dei team order continua a minare l’ambiente. Per due volte i piloti si sono trovati nella condizione di doversi scambiare le posizioni, ma le tardive comunicazioni dai box hanno fatto sì che la lotta tra i due abbia finito con il rovinare le strategie di entrambi e favorire la corsa di Verstappen al terzo posto.
Leclerc, però, non cerca polemica e chiude dicendo: “Non è mai facile gestire i piloti, oggi è stato fatto il meglio possibile”
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