Verstappen, GP Monaco: "Stavolta non siamo i favoriti"

Verstappen, GP Monaco: "Stavolta non siamo i favoriti"© sutton-images.com

Il pilota olandese resta comunque convinto che la Red Bull possa puntare al podio anche in questa occasione e parla pure degli errori passati

Maurizio Voltini

22.05.2019 ( Aggiornata il 22.05.2019 17:36 )

Tra i piloti presenti alla conferenza stampa prima delle prove, Max Verstappen ha avuto il ruolo del possibile outsider, da "capitano" del team che storicamente su questo tracciato tortuoso può far valere le doti telaistiche più che motoristiche. Ma la tradizione positiva a Montecarlo della Red Bull (che infatti ha vinto l'anno scorso, ma con Ricciardo) permetterà anche quest'anno di minacciare in gara le Mercedes e le Ferrari? «Credo che alla vigilia di questo weekend la Mercedes sia la chiara favorita. Non credo che noi potremo essere competitivi come l'anno scorso, ma lo scopriremo. Io sono fiducioso nella possibilità di lottare per il podio, però dovremo scoprire quale gradino del podio sarà alla nostra portata», risponde il pilota olandese.

Con macchine sempre più veloci, soprattutto quest'anno, diventa difficile correre a Montecarlo? «Io direi che sia più facile – risponde Verstappenperché c'è più grip rispetto al 2015-16 quando le macchine scivolavano molto di più. L'unico problema è che provare a superare con queste macchine così larghe è praticamente impossibile, perché se uno si mette in mezzo, non puoi fare molto. Ma questo è uno dei motivi per cui devi fare in modo di andare bene in qualifica».

Secondo un giornalista, quello di Montecarlo un anno fa è stato il suo ultimo errore individuale: visto che si parla spesso di come ultimamente sia diventato più maturo, come pilota, lui come la vede? «Mah, credo non dipenda solo da quello che è successo, ma che sia normale, è la vita: sto invecchiando e come è normale faccio esperienza man mano che vado avanti. Se devi commettere degli errori per imparare a diventare un pilota migliore, quello è stato uno degli errori che mi ha permesso di migliorare». Prospettive per il futuro, su questo tracciato che ha visto diversi suoi errori ma anche un 5°posto? «Ho fatto 4 GP qua e spero di poterne fare altri 20 e quindi penso di avere tante opportunità per ottenere buoni risultati qui».

Sorpreso da come si è comportato il motore Honda da inizio stagione? «Non sono assolutamente sorpreso perché era l'obiettivo che si erano posti, hanno portato i risultati che avevano promesso. È un "work in progress" sta procedendo molto bene e ha portato degli ottimi frutti. Mi piace molto lavorare con loro: hanno un approccio molto serio e sono molto professionali, lavoriamo con il sorriso. Sappiamo di dover entrambi migliorare, sia da parte nostra che da parte del motorista, però lavoriamo a stretto contatto per cercare di raggiungere obiettivi comuni». Visto che a Montecarlo comunque il motore conta meno, quali sono le possibilità della Red Bull? «Questa pista normalmente è molto favorevole a noi, quindi vedremo».

Infine, visto che si programma di andare a correre sulla pista di Zandvoort l'anno prossimo, pensa che sarà diversa da quella classica? «Credo che il tracciato sarà piuttosto simile: alcune curve potranno essere modificate per poter guadagnare un po' di spazio, ma la pista di per sé non dovrebbe cambiare in modo sostanziale. È bello vedere che tornerà a calendario dopo tanti anni. È molto vicina alla spiaggia e quindi puoi anche andarci a rilassarti dopo la gara se vuoi farlo. Come pilota credo che sia una pista molto bella sulla quale guidare e credo anche che sia possibile lottare uno contro l'altro anziché soltanto seguirci a vicenda».


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