L'idea di comprimere ulteriormente le possibilità di prepararsi nelle libere non è un aspetto che preoccupa Sainz. Del percorso di crescita in Ferrari dice: "
Ha spinto, ha recuperato, ha sbagliato e ha ricostruito dall'errore commesso. Carlos Sainz si è lasciato alle spalle un ottimo "allenamento" in gara a Imola. Le sensazioni giuste, veloce nonostante le condizioni di pista inedite al volante della Ferrari SF21. Nel bagaglio d'esperienza c'è tanto in più rispetto al debutto del Bahrain.
Portimao attende con un circuito ancora diverso per molti aspetti, lo scorso anno Carlos si ritrovò in testa alla gara con la McLaren. Oggi, sfidare quella macchina è un obiettivo realistico e, ripescando le parole del pilota madrileno dopo Imola: le differenze di prestazione sono ristrette e arriverà il momento di una SF21 in grado di battere la MCL35M.
Restano i margini di miglioramento, personali e tecnici, sui quali Carlos spiega: "Tutti noi vogliamo ottenere di più e le cose stanno andando sempre meglio. Per questo io e il team continueremo a lavorare sodo".
Nei giorni dell'ufficializzazione delle gare sprint, Sainz riserva un'opinione favorevole alla sperimentazione, che porterà comunque una riduzione ulteriore delle possibilità di girare nelle libere, già adesso appena 3 ore su tre sessioni: si andrà a due sessioni da un'ora. "Non penso che cambierà molto. Abbiamo già corso con una sola ora di prove libere lo scorso anno a Imola e fece poca differenza per i piloti.
Una gara in più nell'arco del week end può rendere le cose interessanti, perché gareggiare è ciò che preferiscono fare i piloti".
in aggiornamento
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