GP Belgio, verso un week end bagnato a Spa

GP Belgio, verso un week end bagnato a Spa© Pirelli

Pirelli si attende una variabilità strategica rispetto al 2020, quando la Safety Car dettò le scelte ai team, che snobbarono la gomma morbida. Alto il rischio di pioggia sin dal venerdì, temperature ambientali basse

F.P.

23.08.2021 ( Aggiornata il 23.08.2021 16:51 )

Spa è dietro l'angolo, per una ripresa del mondiale dopo la pausa estiva che potrebbe essere caratterizzata da un elevato rischio pioggia.

Le previsioni sul week end del GP del Belgio (qui gli orari in tv) indicano temperature ambientali nell'ordine dei 18° C di massima, domenica. Sulla tre giorni persiste un rischio pioggia concreto, specialmente nella giornata del sabato e alla domenica mattina. Proiezioni da verificare nei prossimi giorni. 

Stesse mescole, pressioni diverse

Non sarebbe certo una novità, tra le Ardenne. Così, per una Pirelli che conferma le mescole del 2020, C2-C3-C4, ma con pressioni minime di gonfiaggio 1 psi superiori sulle gomme posteriori (24 psi, 22 psi le anteriori), in chiave strategica tutto potrebbe cambiare con un week end sul bagnato. 

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Spa-Francorchamps è pista severa sulle gomme in condizioni di asciutto. Nella classificazione Pirelli lo stress sulle gomme è valutato 5/5, così come le forze laterali alle quali sono soggette le coperture. Pieghe come il Raidillon, come Pouhon, l'appoggio prolungato alla Bruxelles in discesa dopo Malmedy. L'unicità, inoltre, della compressione dell'Eau Rouge, con massimi carichi verticali. È qui la sfida per le gomme Pirelli. Su un asfalto di Spa dai livelli di aderenza e abrasività piuttosto elevati, come lo è l'importanza della trazione. 

Strategia in chiave meteo

Se nel 2020 la strategia in gara venne scritta dalla fase di Safety Car all'11° giro, con un'unica sosta al box, un GP del Belgio sul bagnato domenica prossima cambierebbe parecchio lo scenario.

"Il GP del Belgio è la nostra terza visita a Spa nel giro di un mese, ma in contesti molto diversi: prima per la 24 Ore di Spa, poi per il Rally di Ypres – che ha avuto la sua giornata finale proprio a Spa – e adesso per la Formula 1", commenta Mario Isola.

"Le sfide di questa pista, specialmente in relazione alla variabilità del meteo, sono risapute, così come i carichi a cui sono sottoposti i pneumatici. L'anno scorso i primi tre classificati hanno superato le qualifiche con mescola medium mentre la soft, pur garantendo un grip maggiore, ha richiesto più gestione, motivo per cui non è stata la scelta preferita per la gara.

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 La maggior parte dei piloti è passata da medium a hard con un pit stop in regime di safety car, entrata in scena all'undicesimo giro. Quindi potremmo vedere un mix interessante di strategie quest'anno".


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