Michael Andretti ha sgombrato il campo dalle voci che indicavano su aspetti finanziari, di contributo annuo per garantire il raggiungimento del tetto del budget cap, il mancato accordo con la proprietà Sauber
L'accordo che sembrava essere in dirittura d'arrivo è sfumato per il non trascurabile dettaglio del "controllo" sulle operazioni del team. A spiegare il perché, tra Andretti Autosport e Sauber Motorsport, non si è arrivati a finalizzare l'investimento, è Michael Andretti, a margine della presentazione di Devlin De Francesco, nuovo pilota Indycar (dove Hulkenberg ha escluso di esserci).
Andretti ha smentito che siano stati dettagli finanziari, legati alla misura dell'investimento, a far deragliare l'accordo con la proprietà Sauber Motorsport, rappresentata da Finn Rausing.
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"Vorrei mettere fine ad alcuni dei rumours per i quali l'accordo non si è fatto a causa di ragioni finanziarie. Non potrebbe essere più lontano dalla realtà e non ha nulla a che fare", ha chiarito Andretti.
Prospetto finanziario che, sul 2022 e gli anni seguenti, vedrà Sauber Motorsport operare a un livello di budget allineato al tetto di spesa previsto dal regolamento, aumentando l'impegno attuale. Sembrava potesse essere questa richiesta di garanzia annua tra le condizioni che hanno fatto deragliare l'accordo. Non è così.
"Fondamentalmente non si è fatto l'accordo per problemi sul controllo sorti nelle ultimissime ore delle trattative, è questo che ha affossato l'accordo. Ho sempre detto che se le condizioni non fossero state quelle giuste, non ci saremmo impegnati e, alla fine, le condizioni non erano quelle giuste", le parole riportate da The Race.
Andretti continuerà a monitorare il fronte Formula 1, "i nostri occhi sono sempre aperti e guarderemo sempre in quella direzione per delle opportunità. In Formula 1 e non solo, anche in altre formule e categorie. È ciò che facciamo, siamo nell'affare delle competizioni a motore e cerchiamo sempre opportunità d'espansione. Quando lo facciamo dev'essere con un accordo adeguato, sapere di poter essere competitivi, è ciò che conta per il nostro marchio".
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