Hamilton tra nuova PU e sfida a Verstappen: "Voglio vincere correttamente"

Hamilton tra nuova PU e sfida a Verstappen: "Voglio vincere correttamente"© Getty Images

Mentre Lewis non esclude il rischio di un'ulteriore sostituzione del motore nelle prossime gare, della sfida con Max parla sottolineando l'intenzione a correre correttamente, un impegno a "dare l'esempio ai giovani"

Fabiano Polimeni

05.11.2021 ( Aggiornata il 05.11.2021 11:06 )

Le condizioni di partenza dicono di un Hamilton all'inseguimento, di un Verstappen con due piste in arrivo favorevoli a Red Bull e, soprattutto, di un'incognita affidabilità sulla quale Lewis non fuga completamente i dubbi. Così, al giovedì del GP del Messico. Ancor più del discutere circa gli scenari che potrebbero verificarsi nelle prossime gare, di una lotta in pista che potrebbe finire a ruotate, riedizione dei duelli Senna-Prost, come prospettato da Toto Wolff. 

Perché dipende come ci arrivi ad Abu Dhabi, se con un mondiale ancora aperto e opzioni realistiche di capovolgere la classifica o, viceversa, in una posizione cristallizzata, dove solo la matematica impedisce la certezza della vittoria.

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"Non posso prevedere il futuro, ma al momento ritengo che siamo a posto. Nelle prossime gare sarà interessante vedere cosa accadrà, speriamo di no e di poter solo continuare a gareggiare", così il commento di Hamilton alla possibilità che debba andare nuovamente in penalità per l'ennesima sostituzione della power unit. 

Un titolo limpido

È tempo per Mercedes di ridurre quel gap nel mondiale Piloti, far rientrare progressivamente i 12 punti di vantaggio che ha Verstappen, per coltivare ambizioni credibili di contesta del titolo. 

A parole, Hamilton esclude che il confronto possa finire con manovre scorrette e alle prospettive immaginate da Wolff - "chiunque dovesse essere davanti ad Abu Dhabi, con il titolo in palio, sicuramente proverà a fare come Senna-Prost" -: "Non ho letto cos'ha detto Toto ma dubito fortemente che insinuasse mai un tale scenario. Non abbiamo mai vinto un mondiale in questo modo, io non ho mai vinto così e non vorrei mai. Questa è la mia prospettiva, il mio punto di vista: sono qui per vincere nel modo giusto, attraverso determinazione, pura abilità e duro lavoro". Una sfida "pulita", insomma.

Parole alle quali si sostituiscono poi i fatti, le condizioni di gara in cui ci si trova, la necessità di "sopravvivere" alla lotta e giocarsi il tutto per tutto. È accaduto a Silverstone, passaggio chiave di una fuga di Verstappen contenuta, seppur con l'incidente alla Copse. È accaduto a Monza, a parti invertite, dove è stato Max a restituire la cortesia. 

"Sapete come abbia vinto i miei titoli in passato e voglio sempre vincere correttamente. Se dovessi perdere, voglio perdere anche correttamente: con dignità e sapendo di aver dato tutto e fatto le cose nel modo giusto, avendo lavorato il più possibile. È tutto quel che posso fare. Se non funzionerà, vivremo ancora per combattere in un altro giorno", dice Lewis.

Pressione e gioventù, Max alla prova

Verstappen ha rimandato al mittente l'idea che questa condizione inedita, di corsa al titolo in F1, possa essere una pressione da gestire enorme e possa portare a manovre in pista al limite. Hamilton, dalla sua, sta sulla linea del "dare l'esempio": "Sono qui da molto tempo, so che Max non vince un campionato da molto, molto, molto tempo e so cosa vuol dire correre per il tuo primo titolo, specialmente in questo sport.

Conosco le pressioni che derivano, non mi aspetto nulla di meno da lui. In aggiunta, è ancora giovane e crescerà tantissimo nel prossimo decennio, tutti sono entusiasti di vedere questa crescita. Quindi, sì, proverò se potrò a dare l'esempio, perché come ho detto so che molti giovani che gareggiano stanno osservando quel che faccio e dico, ed è importante per me"


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