Tanta differenza nelle scelte progettuali, ambizioni di rinascita, di rivincita o di riconferma: ecco come le varie squadre si presentano al via del campionato 2022

F1 2022, la guida al mondiale: le squadre

<p>Un anno ricco di novità e pieno di insidie, tra regolamenti tutti nuovi ed un budget cap ulteriormente ridotto: sarà sfida a tutti i livelli per le compagini che si apprestano a vivere un'altra annata di <strong>Formula 1</strong>.</p>
<p><a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2022/03/16-5222092/f1_2022_la_guida_al_mondiale_i_piloti">F1 2022, guida al mondiale: i piloti</a></p>
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<p><a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2022/03/04-5192468/calendario_ufficiale_formula_1_2022_le_date_di_tutti_i_gp_del_mondiale">F1 2022: il calendario</a></p>
<p><span style="text-decoration: underline;"><em><strong>Scorri tra le schede</strong></em></span></p>
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<h2>Mercedes</h2>
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<p>Altro che budget cap, lotta iridata 2021 troppo dispendiosa e storie varie. La Mercedes ha sfornato un'altra monoposto che tutti, volenti o nolenti, dovranno prendere in considerazione per gli sviluppi futuri. La strada tracciata è originale, poi bisogna vedere se la <strong>W13</strong> funzionerà: il team ha voluto prendersi il rischio consapevole che fiancate del genere nascondono parecchie insidie, ma anche conscio che se i compiti per casa sono stati fatti bene, la Stella potrà proseguire nella sua già lunghissima striscia di successi dopo gli <strong>8 titoli Costruttori</strong>.</p>
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<h2>Red Bull</h2>
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<p>Pure la <strong>RB18</strong> in quanto ad originalità non vuole essere da meno, ed infatti <strong>Adrian Newey</strong> ha preferito tenere nascoste il più a lungo possibile le soluzioni definitive della nuova creatura. L'obiettivo è difendere quel numero 1 che <strong>Max</strong> orgogliosamente ha deciso di rispolverare dopo 8 anni, pronto a lanciare la sfida a chiunque proverà a soffiarglielo: difficile capire il nome dei rivali, intanto serve capire se a Milton Keynes hanno partorito una monoposto all'altezza della corona iridata, indipendentemente da chi sarà l'antagonista o gli antagonisti. Di sicuro, le premesse dei test sono buone.</p>
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<h2>Ferrari</h2>
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<p>Sulla<strong> F1-75</strong>, regina del chilometraggio nelle prove invernali, sono in tanti a giocarsi la reputazione. Potrebbe essere un'annata da dentro o fuori, soprattutto se le cose andranno male. Ma sono allarmismi ingiustificati per quanto visto nei test: <strong>Leclerc</strong> e <strong>Sainz</strong> hanno marciato con una regolarità pazzesca, senza mai un intoppo, ed anche le prestazioni sono parse buone. Per capire quanto, occorrerà attendere. Intanto, a Maranello ci hanno provato con un progetto singolare: ed è il bello di questa F1 constatare che i primi tre della classifica Costruttori 2021 abbiano scelto vie del tutto differenti tra loro.</p>
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<h2>McLaren</h2>
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<p>A dire la verità, meglio in Spagna che in Bahrain, almeno da un punto di vista del chilometraggio. La <strong>MCL36</strong>, pulitissima nelle linee ed unica insieme alla RB18 ad aver azzardato la sospensione a <strong>tirante</strong> (pull-rod) all'anteriore, ha incontrato a Sakhir qualche problema di affidabilità che ha rallentato il lavoro di sviluppo, senza dare grandi certezze in vista della prima gara. Ammesso che nessuno di certezze ne ha, il team di Woking merita di essere annoverato tra i possibili outsider di questa stagione.</p>
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<h2>Alpine</h2>
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<p>Valla a capire questa <strong>A522</strong>. Se il punto di domanda c'è per tutti, giusto dire che sui francesi è ancora più grande: inverno tribolato ai piani alti, con tanti cambiamenti al vertice, mentre in pista è stato difficile classificare l'erede della vincitrice di Budapest 2021. <strong>Alonso</strong> ed <strong>Ocon</strong> sono una coppia solida, la monoposto invece ha lamentato qualche problema di affidabilità sia in Spagna che in Bahrain. Complicato dunque dare un giudizio univoco, ma anche in caso di partenza deficitaria ci sarebbe eventualmente tempo per recuperare.</p>
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<h2>AlphaTauri</h2>
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<p>Inutile nascondersi, a <strong>Faenza</strong> ci credono: quel 5° posto mai raggiunto nella storia del team ed inseguito da anni rappresenta l'ambizione massima di una squadra in crescita costante nelle ultime annate e vogliosa di salire un gradino in più. La <strong>AT03</strong> pare nata bene, senza difetti tecnici e con una buona velocità: grazie al nuovo regolamento ha potuto ereditare soluzioni del posteriore Red Bull non vecchie di un anno ma della stessa specifica della casa madre, il che rappresenta una preoccupazione in più per la diretta concorrenza.</p>
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<h2>Aston Martin</h2>
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<p>Investimenti notevoli, ma per stessa ammissione di Stroll senior la squadra non è ancora pronta per competere al vertice, da qui il piano di cinque anni per arrivare al titolo mondiale. Ma di sicuro la <strong>AMR22</strong> deve dare di più rispetto al modello 2021: un'altra stagione mediocre come quella passata non sarebbe tollerata, ed il cambio di regolamento rappresenta un'occasione troppo ghiotta per risalire la china.</p>
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<h2>Williams</h2>
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<p>Fuori Russell, dentro <strong>Albon</strong>, stabile <strong>Latifi</strong>: ma il cambio di passo più grande pare essere stato quello nella mentalità degli ingegneri, che hanno sfornato un progetto interessante. Jost Capito nell'inverno aveva difeso i suoi uomini, dicendo che nel recente passato a Grove non sono mancate le menti ma le risorse per sviluppare le idee: ed a quanto pare, vista la <strong>FW44</strong>, tutti i torti non li aveva. Adesso però occorre la conferma della bontà di tali soluzioni da parte della pista.</p>
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<h2>Alfa Romeo</h2>
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<p>Male in Spagna, situazione molto migliorata a Sakhir. Difficile dire dove andrà questa Alfa Romeo, che deve innanzitutto metabolizzare il doppio cambio alla guida: da Raikkonen e Giovinazzi a <strong>Bottas</strong> e <strong>Zhou</strong>, due piloti entrambi alla ricerca di rivincite personali. Ad Hinwil per adesso sono contenti della collaborazione tra Valtteri e Guanyu, ma il miglioramento fondamentale da fare resta quello legato alle prestazioni della macchina: riuscirà la <strong>C42</strong> a far dimenticare due annate deludenti?</p>
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<h2>Haas</h2>
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<p>Inverno piuttosto movimentato: prima la questione Uralkali e Mazepin e la necessità di trovare alla svelta un nuovo pilota, poi il ritardo nella consegna del materiale che ha imposto alla squadra di chiedere ore aggiuntive alla fine delle ultime due giornate di prove per recuperare il tempo perso, il tutto mentre la Uralkali minaccia azioni legali. <strong>Schumacher</strong> ed il rientrante <strong>Magnussen</strong> incrociano le dita: la <strong>VF-22</strong> è la macchina che ha girato meno nei test, eppure un po' di spazio per l'ottimismo c'è.</p>

Ecco le monoposto in pista nell'ultimo giorno di collaudi prima dell'inizio della stagione

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