Ferrari verso l'Arabia, Marcos: vi dico dove Leclerc è migliorato tantissimo

Ferrari verso l'Arabia, Marcos: vi dico dove Leclerc è migliorato tantissimo© Getty Images

La vittoria in Bahrain è maturata anche su una particolare capacità tecnica di Leclerc, dove in passato non sempre è stato impeccabile

F.P.

24.03.2022 ( Aggiornata il 24.03.2022 17:25 )

Si torna a Jeddah sull'onda della doppietta Ferrari a Sakhir. Di forza, quella della F1-75, che si annuncia buona per brillare anche in Arabia Saudita. Condizioni molto diverse di pista, dalla tipologia di asfalto e l'aggressività (ridotta) sulle gomme, all'assetto aerodinamico da minor carico.

In attesa che si inizi a girare da domani, con i due turni di prove libere su un tracciato modificato per migliorare la visibilità nella sequenza di curve più rapide e cieche, perché a snodarsi tra i muretti, Xavi Marcos torna sulla gara di Sakhir.

E' un Leclerc migliore nel gestire le gomme

L'ingegnere di pista di Charles Leclerc sottolinea uno dei grandi progressi compiuti da Charles. Il 2021 di transizione è servito anche a questo, al monegasco: migliorare la gestione delle gomme in gara: "Domenica scorsa l’aspetto più difficile da gestire è stato senza dubbio il consumo delle gomme: avendo pneumatici completamente nuovi avevamo diverse incognite su come si sarebbero comportati in corsa. 

IL SONDAGGIO - Ferrari vincente anche in Arabia? Vota

Per questo avevamo costantemente l’occhio sullo stato del battistrada e cercavamo di dare più informazioni possibili al pilota. Devo dire che Charles, che per me è un vero talento, negli ultimi anni è cresciuto in maniera evidente anche nella gestione delle gomme in gara e per questo la mia domenica è stata un po’ più semplice di quanto mi potessi aspettare".

Jeddah circuito critico per visibilità

Occhi un po' meno focalizzati sul degrado gomme, domenica prossima. È nelle attese sulla base di quanto visto lo scorso novembre a Jeddah. Occhi aperti, invece, sulla gestione del traffico e le informazioni al pilota. In qualifica per costruire lo spazio utile al giro ideale, così come per evitare sanzioni dall'aver ostacolato altri. 

"Jeddah e un circuito indubbiamente complesso, fatto di ben 27 curve e molto lungo. Già lo scorso anno ci siamo resi conto di come la gestione del traffico in qualifica e dei doppiati in gara fosse un fattore chiave. È fondamentale dare quante più informazioni al pilota così che possa, fin dalle prove libere, trovare il ritmo e la confidenza necessaria per spingere tra i muretti", spiega Marcos. Per fare questo il pilota ha bisogno di girare con continuità e io, al pari del mio collega Riccardo Adami con Carlos, cerco di metterlo in condizione di centrare questo obiettivo.

Anche se in questa seconda edizione la visibilità in pista dovrebbe essere migliorata, resta comunque un circuito con molti punti ciechi. Uno dei nostri compiti è cercare di ridurre le limitazioni derivanti da questa peculiarità del tracciato: fin dalle prove libere cerchiamo di trovare le “finestre di traffico” ideali per mandare in pista i piloti lontano dalle altre vetture. Poi, come dicevo, chiamiamo continuamente i distacchi da chi si trova davanti e su chi, nei giri lenti in cui si ricarica la power unit, magari sta spingendo da dietro, così da evitare di dover abortire un giro lanciato o disturbare qualche altro concorrente".


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi