F1 in Arabia Saudita, i piloti vorrebbero voce in capitolo

F1 in Arabia Saudita, i piloti vorrebbero voce in capitolo© Pirelli

La F1 decide gli accordi con i promoters e i proventi sono ripartiti con le squadre. Ai piloti non è mai stato riconosciuto un ruolo nel decidere se e dove gareggiare

Fabiano Polimeni

30.03.2022 ( Aggiornata il 30.03.2022 12:44 )

Semplicemente, non è previsto. Dove decide di correre la Formula 1 è una questione di affari, di soldi corrisposti con munifici contratti e base, solida, dei premi spartiti dalla FOM tra le squadre. I piloti, nel processo decisionale sul "dove" la categoria gareggia, non sono una voce in capitolo contemplata. Non hanno mai avuto una rilevanza. Ben difficilmente ne avranno nell'immediato futuro.

A Jeddah a lungo si sono riuniti a confronto, per decidere quale posizione assumere, prima di essere ricondotti a più miti consigli, secondo i rumours circolati: gareggiare con le rassicurazioni della massima sicurezza dell'evento, poi via, fuori dall'Arabia Saudita. 

F1, squadre e piloti parleranno dei fatti del GP a Jeddah

Secondo le anticipazioni di Sky Sports News, si tornerà a discutere dei fatti extra-sportivi dello scorso week end. Ne parleranno Formula 1 e piloti, prima del prossimo Gran Premio in Australia. Ci sarebbe il desiderio, da parte dei piloti, di avere un coinvolgimento sulle sedi di gara individuate dalla Formula 1. Coinvolgimento che appare irrealistico, considerati gli equilibri nella gestione del business.

Vale sottolineare come, in direzione esattamente opposta a una rilevanza qualsiasi dell'espressione "alternativa" da parte dei piloti, su temi vari e sociali, sia stata prescritta dalle nuove disposizioni del regolamento. Vietato, ad esempio, indossare magliette o presentarsi al cerimoniale sul podio con la tuta alla vita. La stretta, indiretta, evidente, è su prese di posizioni potenzialmente imbarazzanti, negli ultimi anni con temi caldi, di stretta attualità, sollevati da alcuni piloti: Hamilton e Vettel, su tutti. Imbarazzo che, in realtà, è creato nei piloti dalle scelte di diverse sedi di gara negli ultimi anni.

Il futuro del GP dell'Arabia è in discussione?

Quanto al GP dell'Arabia Saudita, le riserve dei piloti sulla presenza nel calendario della Formula 1 sono note dallo scorso anno, in un Paese dove le violazioni dei diritti umani sono una realtà certificata da tempo e documentata nei report, tra gli altri, di Freedom House (posizione 188 su 195 paesi valutati).

Il promoter del GP di Jeddah ha un accordo di lungo periodo con la Formula 1. Fino almeno al 2025 si correrà sul circuito cittadino delle prime due edizioni, poi è previsto il trasferimento sull'impianto di Qiddiyah.


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi