Ricciardo e Norris verso l'Australia, progressi McLaren a piccoli passi

È il ritorno più atteso, dopo tre anni nei quali è stata costretta dal Covid-19 a restare fuori dai giochi. Il GP d'Australia torna con una tracciatura profondamente rinnovata, velocissima e sulla quale McLaren spera di proseguire il recupero avviato in Arabia Saudita. C'è molto su cui lavorare a Woking, la MCL36 non è nata bene e le posizioni a ridosso dei migliori, oggi Ferrari e Red Bull, paiono essere ancora lontane.

Gara di casa per Ricciardo, l'Albert Park. Lui che più di ogni altro pilota ha risentito negli ultimi anni la lontananza da casa. "Dopo il GP dell'Arabia Saudita sono tornato a Perth e mi sento riposato, preparato ed entusiasta nel calarmi in uno dei miei week end preferiti di tutto l'anno. 

Sarà fantastico provare la nuova tracciatura, specialmente la rapida piega a destra, che sembra essere così veloce", dice riferendosi alle modifiche su curva 7 e 8.

Ricciardo vede progressi nonostante il ritiro

C'è poi il dato sportivo, il ritiro sofferto a Jeddah - nonostante tutto - ha lasciato spazio a spiragli di recupero. "E' stata una conclusione di gara frustrante però è stato incoraggiante verificare come il duro lavoro del team sta iniziando, a poco a poco, a pagare. Ci sono stati molti aspetti positivi da prendere dal week end e mi sento molto più a mio agio in macchina e siamo concentrati sui compiti a portata di mano", dice Daniel.

Progressi in attesa che il pacchetto aerodinamico della MCL36 trovi altre soluzioni, considerate le parole di Andreas Seidl, di interventi sul lungo periodo che contemplano anche la messa in discussione del concetto aerodinamico alla base della monoposto.

Una monoposto che Norris ha portato al settimo posto in Arabia, a un'incollatura da Ocon nella volata finale: circa 1 decimo tra i due. 

Norris: McLaren di fronte a un lungo recupero

Sarà solo la seconda edizione del GP d'Australia che Lando affronterà: "Non vedo l'ora di scendere in pista, specialmente dopo le modifiche fatte dall'ultima volta in cui abbiamo corso qui, tre anni fa.

Per me è una gara speciale, avendo debuttato nel 2019; con la pandemia non abbiamo più corso da allora, ho lavorato sodo al simulatore per familiarizzare con la pista e le modifiche".

Il risultato in zona punti e la battaglia con Alpine non sono le posizioni per le quali McLaren ambiva di essere in lotta, in quest'inizio di 2022. "La gara di Jeddah ha mostrato i piccoli progressi che abbiamo compiuto ma ci resta ancora una lunga strada per recuperare. Stiamo lavorando tutti per sviluppare la macchina e sbloccare prestazioe, sappiamo che sarà un percorso lungo".

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