Wolff, critica totale a Michael Masi: ecco perché era un peso per la F1

Wolff, critica totale a Michael Masi: ecco perché era un peso per la F1© Mercedes F1

Dipinge l'ex direttore di gara come una figura impermeabile ai suggerimenti. I fatti di Abu Dhabi e le polemiche intorno a Masi lo hanno reso un peso per la F1

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Fabiano Polimeni

11.04.2022 ( Aggiornata il 11.04.2022 15:12 )

Della condotta di Michael Masi si sono riempite pagine su pagine, nel corso dell'inverno. E non solo per l'epilogo discutibile di Abu Dhabi, avendo l'ex direttore di corsa prodotto interpretazioni molto discusse, discutibili, al limite della critica feroce, nel corso dell'intero 2021.

La FIA ha inaugurato un nuovo corso, firmato Ben Sulayem alla presidenza e un diverso assetto sui campi di gara della F1. Var, diarchia in direzione gara, la figura di consulente esperto di Herbie Blash. 

Masi non accettava le opinioni esterne

Torna d'attualità la figura di Masi per le critiche mosse da Toto Wolff. L'attacco è diretto e mette in discussione l'intero stile di conduzione tenuto dall'ex direttore di gara.

Quattro mesi dopo quell'epilogo di mondiale così controverso, all'agenzia di stampa PA, Wolff commenta: "Al mercoledì prima della gara di Abu Dhabi ebbi un pranzo insieme a lui e gli dissi come tutto quel che volevo era che accogliesse le critiche e da lì si partisse per migliorare. 'Lewis lo fa ogni giorno ma tu sembri essere quello che ne sa sempre più degli altri'.

Non si trattava di influenzarlo ma di dargli il mio onesto feedback, che non avrebbe dovuto fermare le opinioni esterne e bollarle semplicemente come errate".

Dipinge i tratti di una direzione autoritaria, dalla posizione di direttore di corsa. Serve l'autorità e l'autorevolezza nell'applicare i regolamenti ma, è evidente, l'apertura alle valutazioni dei piloti quale controparte dell'arbitro è essenziale. 

Verso i piloti una mancanza di rispetto nei briefing

A dire di Wolff, un'apertura mancata in Masi. Vale ricordare, a titolo di cronaca, posizioni diametralmente opposte circa la conduzione di Masi. Vettel, per dire di una voce che ha spezzato una lancia in favore dell'ex direttore di corsa australiano, ha spesso evidenziato come il direttore di gara abbia pagato i fatti di Abu Dhabi oltre le proprie responsabilità, che erano anche dei regolamenti. 

"Si sentiva dai piloti e da come Masi conduceva i briefing, alcuni hanno detto come sia stato quasi irrispettoso nel modo in cui ha trattato certi piloti. 

Era immune a qualsiasi riscontro e, anche oggi, non ha riflettuto adeguatamente di aver fatto qualcosa sbagliato", prosegue l'affondo di Toto Wolff.

Masi un peso per la Formula 1

Mercedes, all'indomani dei fatti di Abu Dhabi, ha minacciato ricorso contro le decisioni della direzione gara, salvo adottare più miti consigli con la garanzia posta dalla FIA di un'indagine su quanto accaduto. Fu l'ultimo atto della presidenza Todt, il primo - la presentazione dei risultati e l'attuazione dei correttivi - della FIA di Ben Sulayem. 

"Era un peso per lo sport perché tutti continuavano a parlare di Abu Dhabi e del direttore di corsa; è una figura della quale non si dovrebbe parlare, piuttosto qualcuno che fa i suo lavoro e si assicura che la gara si svolga secondo i regolamenti", chiosa Wolff su Masi.


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