Audi e Porsche in F1, Diess: questione d'affari

Audi e Porsche in F1, Diess: questione d'affari© Motorsport Images

Il lavoro sulle power unit 2026 è partito e l'a.d. del Gruppo Volkswagen spiega i benefici che una presenza in F1 porterà a Porsche, Audi e al Gruppo

Fabiano Polimeni

02.05.2022 14:56

Porsche è in una fase avanzata di definizione dell'accordo, più di quanto non lo sia l'impegno Audi. Per entrambi i marchi - che sono già al lavoro sulla power unit 2026 -, la Formula 1 è una vetrina e occasione di business, da monetizzare specialmente nel caso Audi, in una corsa al posizionamento sul mercato, nei prossimi anni, concentrato nei segmenti superiori.

È la summa della posizione espressa da Herbert Diess, a.d. del Gruppo Volkswagen, nell'illustrare perché un impegno in Formula 1 ha valide ragioni d'esistere.

Avverrà nel 2026 e non è stata una decisione assunta senza pareri contrari nel CdA del Gruppo. L'industria vive una fase di enormi sviluppi tecnologici e l'impegno in Formula 1 può non sembrare un priorità. 

Porsche in Formula 1 un vantaggio per le casse VW

Tuttavia, sia nel caso Porsche che Audi, l'impegno porterà valore: "Abbiamo illustrato casi aziendali positivi per entrambi i marchi. Con la Formula 1 avremo maggiori entrate da Stoccarda e Ingolstadt di quanto non avremmo senza l'impegno in F1.

C'è lo scenario Porsche, il cui apporto al Gruppo è di 4 miliardi all'anno. Dovrebbe continuare così in futuro, Porsche è il marchio di auto più sportivo al mondo e deve fare le corse. Quindi giungi alla conclusione che una Porsche nelle corse nel modo più efficiente possibile deve fare la Formula 1. Quando Porsche dice che apporterà presto non 4 ma 4,5 miliardi di dollari, devi accettare questa soluzione".

Audi, la F1 un fattore per aumentare il valore 

Quanto ad Audi, Diess ha spostato l'attenzione su una sfida diretta a Mercedes e un posizionamento del marchio verso l'alto, rinunciando sul piano industriale a proporre diversi modelli dei segmenti inferiori. "Audi è un marchio molto più debole se confrontato a Porsche. Non può staccare prezzi così alti; la Formula 1 per Audi ha un potenziale di gran lunga superiore per il marchio.

Usciranno di scena Q2 e A1, Audi andrà nei segmenti più alti e in competizione con Daimler e ha senso per Audi essere in Formula 1", spiega Diess nel dire della categoria - in grandissima forma per copertura mediatica, interesse e presenza globale - quale leva per aumentare il valore dei marchi e, di conseguenza aumentare i prezzi della produzione di serie.

Una prospettiva assai diversa rispetto all'impegno dei grandi Costruttori nella prima parte degli anni Duemila. Il ondo dell'auto guarda in modo generalizzato all'incremento del valore più che dei volumi produttivi - in uno scenario assai complesso con la transizione verso l'elettrico in Europa -. Valore vuol dire, in soldoni, auto sempre più costose e la Formula 1 diventa un fattore nell'equazione di incremento del prezzo, insieme ai contenuti tecnologici.


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