Sainz, una Ferrari troppo "puntata" e la necessità di adattarsi

Sainz, una Ferrari troppo "puntata" e la necessità di adattarsi© Ferrari

Carlos spiega le difficoltà nel trovare il feeling necessario a ottenere il massimo da una monoposto che non si sposa con il suo stile di guida

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Fabiano Polimeni

24.05.2022 ( Aggiornata il 24.05.2022 12:48 )

Il momento è difficile per Carlos Sainz. Il podio di Miami è stato un tamponare due gare critiche per risultati all'attivo. Poi è arrivata la gara di casa, dove il risultato sperato non era certo il quarto posto maturato al traguardo. Delle difficoltà nel trovare il feeling con la Ferrari F1-75, Carlos non ne ha fatto mistero da inizio anno. 

Dopo il risultato nel GP di Spagna ha fatto un po' di luce in più sulla concretezza delle difficoltà al volante. "Ci sono molti dettagli in gioco, probabilmente troppi da tradurre in parole o in un'intervista, perché sono aspetti che meritano il riserbo della privacy e cose confidenziali, interne alla squadra.

Avantreno troppo puntato

Penso che si riesca a vedere dagli onboard come non sia ancora a mio agio con la macchina rispetto allo scorso anno. Non sto guidando in modo naturale, la macchina è un po' troppo puntata per i miei gusti ma va così.

Puoi adattarti o portare la macchina un po' più verso i tuoi gusti, a ogni modo sono due strade che richiedono del tempo, conoscenze ed esperienza. Richiedono un percorso di errori e tentativi. È in questa fase che mi trovo al momento", spiega Carlos. Una F1-75 troppo puntata è una macchina che, per i gusti di Carlos, diventa difficile da gestire al retrotreno. 

Cambiare passando da tentativi ed errori

"Conservo la motivazione e la positività per far svoltare le cose il prima possibile. Non è stato facile, si è visto probabilmente dai cameracar e dagli errori come stia facendo fatica a guidare questa macchina e capire come estrarre il massimo.

Mi ha presentato una sfida del tutto nuova nella mia carriera in Formula 1 e sono chiamato a pensare fuori dagli schemi, guidare fuori dagli schemi. Questo porta a commettere errori e imparare cose che devo apprendere. Sono impegnato nel riuscirci e provare a svoltare il prima possibile. C'è stata una combinazione di errori da parte mia e di eventi sfortunati, che contano pure; penso che in futuro cambierà tutto all'improvviso o sarà un percorso più passo dopo passo, io devo restare concentrato e testa bassa", analizza Sainz.

Verso Montecarlo con ambizioni immutate

Il mondiale va sul circuito che più di ogni altro richiede una simbiosi assoluta tra pilota e monoposto. Montecarlo è tutta una questione di feeling per spingere al limite tra i guard Rail, una fiducia da costruire progressivamente, dalla giornata del venerdì. Tanti giri e con una direzione chiara d'assetto, peraltro piuttosto vincolata per quelle che sono le caratteristiche del tracciato e con un focus tutto orientato alla prestazione in qualifica.

"Verso Monaco vado con fiducia, sono sempre stato veloce lì ed è importante anche avere la confidenza necessaria con la macchina, oltre a un bilanciamento che ti piace", dice Carlos. "Finché non andrò in pista e sentirò come va la macchina e come si comporta, non posso dire esattamente cosa accadrà. Affronterò il week end a ogni modo come sempre, motivato e pensando di poter vincere. Questo non è qualcosa che cambierà".


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