Nelle valutazioni in vista di Spa pesano obiettivi centrati, speranze deluse ed il lavoro complessivo non solo in fatto di progettazione in relazione alle risorse disponibili

F1 2022, le pagelle di metà stagione: le squadre

<p>In ordine di classifica inverso rispetto alla graduatoria dei <strong>Costruttori</strong>, andiamo a pesare l'operato squadra per squadra tra qualche insufficienza, qualche delusione, qualche sorpresa e qualche conferma.</p>

<h3>La classifica Costruttori</h3>

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<h2>Williams: 5</h2>

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<p>Non saranno tra i più ricchi del Circus, ma con <strong>Dorilton Capital</strong> avevano promesso che non ci sarebbero più state preoccupazioni economiche. Per cui, il ritardo, viene da pensare, è prevalentemente tecnico: la <strong>FW44</strong>, che portava con sé qualche buona dose di speranza, è fanalino di coda di un mondiale in cui può giocarsela solo o quasi con l'Aston Martin. In tutto sono 3 i punti raccolti sin qui: decisamente molto poco.</p>

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<h2>Aston Martin: 4</h2>

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<p>Anni fa, quando ancora si chiamavano Force India, si diceva che nel rapporto tra risultati e risorse fossero i primi della classe. Ora che le risorse ci sono (o almeno dicono esserci), di risultati non se ne vedono: forse, con una macchina più competitiva, <strong>Seb</strong> un altro anno se lo sarebbe fatto volentieri. Dalla prossima stagione però saranno problemi loro, non più del tedesco: fondamentale adesso tirare fuori il massimo da un <strong>AMR22</strong> troppo distante rispetto a dove speravano di piazzarla nel quartier generale di Silverstone.</p>

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<h2>AlphaTauri: 5</h2>

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<p>Dopo due anni a sognare la top 5 nel Costruttori, un'amara realtà che parla di una <strong>AT03</strong> piuttosto mediocre. Si dice che la mancata comprensione delle gomme da <strong>18 pollici</strong> sia alla base di alcuni problemi di rendimento, fatto sta che a <strong>Faenza</strong> stanno attraversando troppi alti e bassi rispetto alle ultime stagioni, dove avevano avuto il merito di farci abituare a standard medi più elevati.</p>

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<h2>Haas: 6,5</h2>

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<p>Per il progetto 2022 in casa Haas hanno sacrificato completamente la stagione 2021 come nessun altro, ecco perché da un certo punto di vista il voto è più basso di quanto si potrebbe pensare. Dopo l'ultimo posto tra i Costruttori, sono in piena lotta per la sesta piazza: ma <strong>Steiner</strong> ha già fatto sapere che anche chiudere settimi sarebbe un ottimo risultato. Se i ritmi di sviluppo sono questi, ha pure ragione: sulla <strong>VF-22</strong> il primo vero pacchetto di aggiornamenti si è visto solo a Budapest, e per di più su una macchina sola.</p>

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<h2>Alfa Romeo: 7</h2>

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<p>Considerando le difficoltà del recente passato, leggi le ultime due stagioni, il bilancio è piuttosto buono. E' mancato qualcosa nella corsa agli sviluppi, ma niente vieta di correggere il tiro da fine estate in poi; penalizzante poi è stata la tenuta dei motori <strong>Ferrari</strong>, che hanno creato qualche problema in più del previsto. Comunque, la <strong>C42</strong> è buona e ad Hinwil vivono con serenità le vacanze estive.</p>

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<h2>McLaren: 7</h2>

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<p>La stagione 2022 della McLaren è a corrente alternata: ogni tanto bene, ogni tanto male. Con l'aggravante di non essere riusciti a mettere, né per un verso né per l'altro, <strong>Daniel Ricciardo</strong> nelle condizioni di potersi esprimere al meglio: in casi così, difficile che le colpe siano sempre e comunque da una parte sola. Con <strong>Norris</strong> invece va benone, ed è soprattutto grazie a lui se si è in piena lotta per il 4° posto tra i Costruttori: certo, aspettarsi qualcosina di più dalla <strong>MCL36</strong> sarebbe stato lecito.</p>

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<h2>Alpine: 7,5</h2>

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<p>La sfida sin qui è stata con la McLaren e con la McLaren sarà fino alla fine dell'anno, nella corsa ad una quarta piazza tra i team che rappresenta l'obiettivo massimo per la banda di <strong>Alonso</strong> ed <strong>Ocon</strong>. Negli altri anni ad Enstone promettevano di puntare forte su questa rivoluzione regolamentare: ne è uscita tutto sommato la solita solfa, con una macchina lontana anni luce dai veri riferimenti della categoria.</p>

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<h2>Mercedes: 5</h2>

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<p>Se vieni da otto titoli Costruttori consecutivi, zero vittorie in 13 GP non possono essere un bilancio soddisfacente, anche se nel mezzo c'è stata una rivoluzione regolamentare che ha rimescolato i valori. <strong>Voto 9 comunque alla tenacia</strong>, per una squadra che non vuole saperne di alzare bandiera bianca: sul 2022 a livello di classifica si può fare poco, ma come concetto di vettura andare fino in fondo è fondamentale in chiave <strong>2023</strong>. E chissà che magari non possa arrivare una vittoria di tappa già nella seconda parte di stagione.</p>

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<h2>Ferrari: 8</h2>

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<p>L'all-in sul progetto 2022 sta pagando, nel senso che la<strong> F1-75</strong> è riuscita e promette bene per gli anni futuri, rappresentando una base solida per lo sviluppo nel corso di questo ciclo tecnico. Vincere il titolo, però, è un altro paio di maniche: a rotazione è mancata l'<strong>affidabilità</strong>, la strategia ed i piloti, da qui un divario in classifica probabilmente bugiardo ma senza appello.</p>

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<h2>Red Bull: 9</h2>

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<p>Se hai <strong>Adrian Newey</strong> al timone tecnico, <strong>Hannah Schmitz</strong> alle strategie ed in macchina <strong>Max Verstappen</strong> con la supervisione di <strong>Christian Horner</strong>, puoi solo fare bene. Ad inizio anno l'affidabilità sembrava la loro vera preoccupazione, e invece nel confronto con la Ferrari è diventata un punto di forza. La <strong>RB18</strong> è ottima, ma paga probabilmente qualcosa nel confronto con la F1-75: si lavorerà su questo, ben consapevoli che Max Verstappen è un valore aggiunto di quelli decisivi, e che anche Perez, sin qui, si sta rivelando molto utile per guidare la classifica Costruttori.</p>

<p>Nelle valutazioni in vista di Spa pesano obiettivi centrati, speranze deluse ed il lavoro complessivo non solo in fatto di progettazione in relazione alle risorse disponibili</p>
