AlphaTauri, Tost: "Non sarà facile risolvere i problemi nel 2023"

AlphaTauri, Tost: "Non sarà facile risolvere i problemi nel 2023"© Getty Images

La linea "verde" scelta dalla squadra per la formazione piloti lascia incognite importanti quanto a leadership interna. Tost confida nella crescita di Tsunoda

Fabiano Polimeni

13.10.2022 ( Aggiornata il 13.10.2022 14:44 )

Perde il pilota di certo più esperto e costante nel rendimento, AlphaTauri, con il passaggio di Pierre Gasly in Alpine. L'incognita della prossima stagione sarà nella capacità di ergersi a guida del team in uno tra Tsunoda e De Vries, in una formazione che sarà giovane e di ridotta esperienza.

Franz Tost riconosce il punto teoricamente critico e confida in un progetto di monoposto che sia esente da gravi lacune. Dire oggi delle ambizioni della scuderia sul 2023 è difficilissimo. Il campionato che volge al termine ha regalato poche soddisfazioni a un'AlphaTauri fanalino di coda tra le squadre di seconda fascia e nona nel mondiale Costruttori, a pari punti con Haas.

Cruciale un progetto nato bene

"La direzione che dovrà seguire la squadra dipende anche dalle prestazioni della macchina. Se avremo una buona macchina sarà più facile per i piloti. Se dovessero esserci problemi, allora non sarà così semplice risolverli perché Nyck non ha molta esperienza in Formula 1 e Yuki è ancora in una fase di apprendistato", ammette Tost.

"Penso che il prossimo anno Yuki sarò abbastanza maturo da poter indicare la direzione tecnica. Comunque, mi aspetto molto da Nyck, ha esperienza da categorie nelle quali ha vinto gare e campionati. Ripeto, se la macchina funzionerà credo avremo una stagione di successo".

Per il sedile lasciato libero da Pierre Gasly sono stati i nomi di due rookie a circolare più di altri. Perlomeno con De Vries il team ha ingaggiato un pilota che ha avuto più opportunità di girare con monoposto di Formula 1 e dare prova di adattamento con la gara corsa a Monza in Williams.

Herta un'occasione per il marketing

Sul versante Colton Herta, soluzione auspicata da Helmut Marko ma priva dei requisiti minimi previsti dalla FIA per correre in Formula 1, Tost ha commentato quanto fosse una mossa strategica soprattutto da una prospettiva commerciale.

"Ovviamente si è parlato con Herta ma non aveva la Superlicenza, non è stata più un'opzione per AlphaTauri quando la FIA ha detto che non l'avrebbe concessa. Avere un pilota americano, con il suo nome, penso ci avrebbe spinto sul mercato americano.

Noi come squadra siamo ambasciatori del marchio AlphaTauri, sarebbe stata una buona opportunità da sfruttare per il marketing ma non ha funzionato e abbiamo guardato ad altre soluzioni".


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