Sainz costretto a un cambiamento radicale dalla Ferrari F1-75

Sainz costretto a un cambiamento radicale dalla Ferrari F1-75© Getty Images

Carlos torna sulle difficoltà di adattamento alla monoposto nella prima parte della stagione. Correttivi drastici hanno aiutato a estrarre il potenziale, ma non è ancora una guida "naturale"

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F.P.

18.10.2022 ( Aggiornata il 18.10.2022 12:57 )

"Non sto guidando in modo naturale, la macchina è un po' troppo puntata per i miei gusti ma va così". Il Carlos Sainz reduce dalla gara di casa, lo scorso maggio, parlava in questi termini e non poteva che prendere atto di una situazione difficile. Di gran lunga più complessa rispetto alla stagione d'esordio in Ferrari.

La necessità di lavorare sul proprio stile di guida e adattarlo alla F1-75 ha richiesto molto tempo, l'intera prima parte di stagione ha visto un Sainz sottotono; anche dopo la vittoria di Silverstone restavano sfumature da mettere a punto. Una fase di alti e bassi, tra la massima competitività mostrata in Canada e gare meno favorevoli per le sensazioni avute al volante.

I miglioramenti sono arrivati, non senza un radicale lavoro sul proprio stile di guida.

Da un esordio ideale a una stagione di adattamento

"E' stato frustrante, dopo un primo anno così competitivo e con pochissimi problemi in macchina. Dopo le prime gare del 2021 sapevo dov'era il limite della macchina, dovevo trovare solo un decimo o due su certe tipologie di curva ed ero pronto", racconta Sainz ad Autosport. 

"Quest'anno, finalmente con una macchina competitiva, in grado di lottare per vincere, mi sono trovato improvvisamente in una posizione mai sperimentata prima: essere lontano un po' più di 2 decimi. Non sono mai stato lontano dal mio compagno più di 2 decimi e mi impegnavo a capire dove arrivasse tutto questo distacco. E' stato frustrante perché per la prima volta avevo una macchina per vincere".

Non si è mai sbottonato troppo, Sainz, nel dettagliare i particolari delle difficoltà nell'entrare in sintonia con la F1-75. Ha indicato nell'anteriore la causa principale del rendimento al di sotto delle sue stesse aspettative.

Cambiare stile di guida una decisione drastica

"Ho dovuto cambiare completamente il mio modo di guidare, in una direzione molto innaturale e farla diventare naturale. Ci è voluto molto tempo e ho dovuto sperimentare molte cose sull'assetto. In gran parte sono andate nella direzione sbagliata, poi serviva tornare indietro e trovare quella giusta: ci vogliono delle gare e senza più test devi provare nei week end di gara", approfondisce Sainz, che fa coincidere con la prestazione in Canada il momento di progressiva svolta. Una gara corsa negli scarichi di Verstappen, più veloce ma senza lo spunto necessario in rettilineo per attaccare la Red Bull. Arrivò un secondo posto di valore.

Diverso lo stile di guida di Leclerc, Charles ha trovato subito familiarità con la Ferrari 2022. "Le differenze erano un po' ovunque ma, in particolare, su certe tipologie di curve e a certe velocità che io non riuscivo a fare bene con questa macchina", dice un Carlos al quale va dato merito di aver forzato e adattato se stesso alla monoposto. Un percorso che non molti piloti riescono a produrre, finendo con l'avvitarsi sulle difficoltà di progetti sui quali non riescono a incidere per avvicinarli al proprio stile.

Pochi margini per variare l'assetto

"Il team mi ha ascoltato e conosceva dove fossero le mie difficoltà. In una stagione con il budget cap, però, e con regolamenti molto semplici e macchine pure, hai pochissima libertà per giocare con l'assetto. Solo in una fase molto inoltrata della stagione abbiamo introdotto un paio di cose che mi sono state d'aiuto per trovare davvero un po' di prestazione in più dalla macchina. 

Non è ancora una macchina che mi piace, sinceramente, per quanto riguarda la guida e devo pensare molto mentre guido, non sto ancora guidando con naturalezza ma perlomeno so di poter essere lì se metto tutto insieme".


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