L'editoriale del Direttore: George e la 488 in estasi

L'editoriale del Direttore: George e la 488 in estasi

Per Russell le feste sono solo all'inizio e quanto alla Ferrari 488 GTE non ci poteva essere modo migliore per chiudere in bellezza

Andrea Cordovani

15.11.2022 10:03

Gli occhi di George Russell sono fontane che zampillano lacrime di gioia. «È stata un’altalena di emozioni», spiega mentre fatica a trovare le parole per raccontare che cosa si prova a stare davanti a tutti per un week end. Prima il successo nella gara sprint, poi il trionfo nel Gp del Brasile. In due giorni, l’inglese vede concretizzarsi uno dei sogni di bambino. Ricorda tutta la fatica fatta nella sua carriera. A 24 anni e 8 mesi entra nel Club dei vincitori di un Gp ma è abbastanza evidente che quella di Interlagos è solo la pista di decollo per un futuro con altri pianti e altre vittorie.

La lunga rincorsa Mercedes

La doppietta messa a segno dalla Mercedes a San Paolo è la fine di una rincorsa senza mai mollare. Sembrava impossibile a un certo punto della stagione che potessimo tornare a riveder le stelle davanti a tutti in questa stagione. E invece, complice anche l’introduzione della TD39 che da un certo punto in poi ha dato un aiutino alla truppa di Toto Wolff, le W13 sono tornate a mettere tutti dietro. «Dobbiamo aspettarci che Mercedes possa vincere anche ad Abu Dhabi», ha detto a fine gara Carlos Sainz, terzo dopo una gara solida. E così domenica prossima a Yas Marina sarà duello, nell’ultimo round di un Mondiale che ha regalato emozioni in quantità industriale, nonostante si sia concluso con largo anticipo.

«Abbiamo lottato per tutta la stagione per tornare alla vittoria», sottolinea Lewis Hamilton, il grande sconfitto. Da gran signore il sette volte campione del mondo ha tributato tutti gli onori al più giovane compagno di squadra. Sul podio gli occhi di Lewis non hanno mai perso per un secondo le reazioni di George, le pupille sempre più umide di Russell mentre nell’aria si alzava forte God Save The Queen. È stato il primo a battergli le mani e l’ultimo a finire di complimentarsi con quel suo giovane connazionale che sogna una carriera da Califfo della F.1.

Lotta Ferrari-Mercedes ad Abu Dhabi

L’uno-due Mercedes è una variabile, neanche troppo impazzita, che si piazza dentro un Mondiale alla vigilia dell’ultimo atto di domenica prossima ad Abu Dhabi e rilancia la sfida per la seconda piazza nel Mondiale Costruttori. Ci sono solo 19 punti, adesso, a dividere la Casa della Stella dalla Ferrari (guarda qui la classifica Costruttori aggiornata) e quello che andremo a vivere nel prossimo week end sarà un duello da seguire con la Rossa che farà di tutto per difendere quella posizione che sembrava al riparo dalle sorprese e che adesso, viceversa, è tutt’altro che al sicuro.

Perché sarà anche vero che chi arriva terzo avrà più ore da spendere in galleria del vento, ma è altrettanto palese che quella seconda piazza vale molto di più nel computo di una stagione dove gli errori hanno avuto un peso enorme, finendo per minare certezze e prestazioni. Ed è perfettamente inutile sottolineare che la delusione è palpabile in un popolo rosso ormai disilluso e già proiettato verso il futuro nella speranza che ci sia anche un lieto fine.

Ma a proposito di lieto fine. Nel week end ce n’è stato uno meraviglioso...

Ferrari è campione del mondo con la 488 GTE!


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