Test Bahrain 2023, day-3: il miglior tempo è di Perez

L'ultima sessione di test invernali ha visto svettare la Red Bull di Sergio Perez, il più rapido davanti ad Hamilton e Bottas; programma a parte per la Ferrari

25.02.2023 17:40

I test 2023 sono andati in archivio con il miglior tempo di Sergio Perez. Il messicano della Red Bull ha messo a segno un 1'30"305 a circa 50 minuti dalla fine dell'ultima sessione che è diventato il nuovo riferimento in queste prove invernali.

Giro secco: Perez davanti, lampo di Bottas

L'assalto al crono da parte di Checo è arrivato come detto nell'ultima parte del turno pomeridiano, dunque in condizioni di pista migliori rispetto ai riferimenti della mattina o del primo pomeriggio. Per quanto siano riferimenti da prendere "con le pinze", soprattutto perché non si conoscono le mappature ed i carichi di benzina (basta avere carburante per un giro in più per avere riferimenti sbagliati), da questo punto di vista la Red Bull, oggi in pista con il solo Perez, ha portato a casa un buon tempo con la C4, con il messicano che ha provato più di una volta l'assalto al crono. 

Hamilton ha chiuso a 359 millesimi, pur ricorrendo alla mescola C5, la più morbida in assoluto: non è sbagliato azzardare che in Mercedes avessero più bisogno di altri di effettuare questo tentativo per capire meglio i limiti della vettura 2023. 

Nella lista dei tempi Leclerc risulta attardato di 0"719, crono giunto in mattinata con la C4. Lo stesso compound lo ha utilizzato Sainz per il suo tentativo, chiuso ad appena 12 millesimi dal compagno di squadra. Tuttavia, quella del monegasco non è la vettura motorizzata Ferrari meglio piazzata: il terzo tempo di giornata se lo è preso Valtteri Bottas, che con la C5 si è portato a 0"522. Va detto che il Cavallino Rampante ha effettuato un programma tutto suo, senza scendere in confronti diretti (o presunti tali) con la concorrenza, per cui risulta veramente molto difficile paragonare i riferimenti delle SF-23 con quelli delle altre squadre.

Sul passo RB19 al top

L'impressione tuttavia è che il punto di forza della Red Bull resti il passo gara, grazie ad una RB19 molto ben bilanciata e docile sulle coperture. Nel run di circa metà pomeriggio Checo è stato molto costante con la mescola C3, riuscendo a percorrere una decina di giri senza accusare il minimo innalzamento dei tempi (ha iniziato e chiuso sull'1'37"6), sintomo di un degrado molto contenuto. Con la stessa mescola Sainz ha fatto un po' più fatica a stare in linea con il suo crono di riferimento, a conferma di una Ferrari che con la C3 (la soft nel GP del Bahrain) deve ancora mettere a posto qualcosa. Non a casa il Cavallino in questo ultimo pomeriggio ha lavorato molto con quel compound, fino ad arrivare ad una macchina quantomeno più bilanciata rispetto a quella vista a tratti nei giorni scorsi. 

Questo al contrario di una Mercedes che con Hamilton ha continuato a "sbandierare" notevolmente, sintomo di un posteriore molto debole. Nei long run, dunque, non convince questa W14 sulla cui competitività assoluta aleggiano forti dubbi.

Chi è andato molto bene su gomma C3, invece, è stato Alonso: lo spagnolo della Aston Martin, probabilmente anche per via di alcuni giri ad inizio stint senza forzare, è riuscito a portare a casa un doppio stint a dir poco eccezionale, consegnandoci una AMR23 che potrebbe addirittura candidarsi ad una lotta con la Mercedes se venisse confermato questo trend anche nel GP di domenica prossima. 

La classifica


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