Glock e Hulkenberg, come è cambiata l'idea di auto (ed F1) in Germania

Glock e Hulkenberg, come è cambiata l'idea di auto (ed F1) in Germania© Getty Images

I due tedeschi hanno parlato del momento che sta attraverso la F1 in Germania: alla base della "crisi" ci sono elementi da ricondurre ad una politica e ad una pubblicità che ha messo in cattiva luce l'automobile nel loro paese

13.03.2023 ( Aggiornata il 13.03.2023 15:22 )

Storia strana quella tra la Formula 1 e la Germania. Nonostante dalla seconda metà degli anni '90 ad oggi la nazione tedesca abbia potuto applaudire tre campioni (Schumacher, Vettel e Rosberg) per un totale di ben 12 titoli iridati Piloti, oltre alla mitragliata di successi della Mercedes, sembra che la F1 non sia così popolare in Germania, tanto che nel calendario del prossimo futuro sembra non esserci posto né per Hockenheim né per il Nurburgring. Tuttavia, la questione è più complessa, come hanno provato a spiegare Timo Glock e Nico Hulkenberg, ed ha radici (anche) politiche.

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Come è cambiata l'idea dell'auto in Germania

Il primo ad affrontare la questione è stato Glock, che non ha parlato di vera e propria disaffezione verso il motorsport, ma più in generale di un'idea di base diversa dell'automobile: "Per qualche strano motivo, gli eventi nelle piste continuano a funzionare, per cui la passione verso questo sport c'è ancora. Tuttavia, chi ama le corse sembra non poterle più vivere genuinamente, è una passione che tiene per sé senza esternarla perché oggi, se al mattino metti in un moto una macchina che fa un po' più di rumore rispetto alle altre, vieni guardato subito male e ti devi quasi nascondere. Per chi ama le auto questo è un dramma".

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La F1 va dove è richiesta

Un pensiero simile lo ha riportato anche l'attuale pilota della Haas, Nico Hulkenberg, che in un intervento a Süddeutsche Zeitung ha sostanzialmente condiviso il punto di vista del connazionale: "Nel nostro paese il tema delle automobili non viene ripreso in modo esattamente positivo dai media. Una volta eravamo una nazione molto automobilistica, ora invece di auto si parla sempre più in maniera negativa".

Parlando di F1, Hulkenberg ha sottolineato il tentativo da parte del Circus di mostrarsi sempre più "verde": "Ogni sport attraversa ciclicamente momenti in cui c'è maggiore o minore interesse. La F1 ha riconosciuto il segno dei tempi e sta provando ad adattarsi, ad esempio con la sua strategia di diventare una categoria ad emissioni zero entro il 2030. Allo stesso tempo, la F1 va dove la gente desidera vederla e averla, va insomma dove c'è grande richiesta".


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