Ferrari e gli addii dei tecnici, Vasseur: "Uscite inevitabili"

Ferrari e gli addii dei tecnici, Vasseur: "Uscite inevitabili"© Getty Images

Il team principal commenta i rumours sul proprio potere in seno alla GeS e le scelte di tecnici legati alla precedente gestione, che hanno preferito lasciare la Ferrari

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14.03.2023 ( Aggiornata il 14.03.2023 09:35 )

La lista di tecnici in uscita dalla Ferrari potrebbe non fermarsi a David Sanchez, che ha confermato la destinazione in un altro team una volta concluso il periodo di gardening. Altri nomi sono oggetto di rumours accreditati, tra cui quello di Laurent Mekies sebbene non durante la stagione.

E' una Ferrari in piena fase di trasformazione, una conseguenza prevedibile dell'avvicendamento Binotto-Vasseur deciso a fine 2022. 

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"Dopo 10 anni in Ferrari ho deciso di lasciare la squadra per dedicarmi a un altro progetto in Formula 1. È una decisione maturata da un po' di tempo, non vedo l'ora di tornare al lavoro", ha commentato Sanchez nel confermare l'addio alla Ferrari.

Cambiamenti inevitabili

Sottolinea il dato di una scelta slegata dall'attualità delle prestazioni insufficienti viste in Bahrain. Chi, intervistato da Auto Hebdo, ha fatto preciso riferimento a un blocco di tecnici vicini a Mattia Binotto, desiderosi di cambiare, è Frederic Vasseur.

"È inevitabile che ci siano delle uscite. Ci sono persone che erano molto vicine a Mattia e preferiscono lasciare, è qualcosa che non mi disturba. Poi ci sono altri che possono aver temuto per un istante per il loro futuro", spiega il team principal, che ha ridimensionato anche le indiscrezioni relative a un limitato potere riconosciuto dall'a.d. Vigna all'interno della GeS.

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"Sarei tentato di sorridere se questo tipo di dichiarazioni non avesse un impatto sul gruppo. Personalmente non mi toccano, perché so in cosa voglio riuscire e ce la farò. Sento quotidianamente John Elkann e Benedetto Vigna al telefono e so cosa si aspettano da me. Ho i mezzi e il potere decisionale come mai prima in altre squadre, è questa la realtà dei fatti".

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Il Gran Premio di Jeddah in arrivo sarà l'occasione per concedere alla Ferrari una prova d'appello dopo le grandi difficoltà avute in Bahrain, su un circuito che potrebbe mascherare alcuni dei limiti tecnici visti a Sakhir. Vasseur si è detto certo della bontà del progetto, rimandando a soluzioni d'assetto il miglioramento del passo gara rispetto alle prestazioni viste in qualifica. 

"Per me è difficile capire il motivo per il quale la squadra diventi un bersaglio già dopo una gara. Siamo allineati nella correlazione tra simulazioni e pista e, sebbene non sia tutto perfetto come dimostrato in Bahrain, non è nulla che non possa essere risolto".


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