GP Arabia Saudita, l'anteprima: le risposte del cittadino più veloce in calendario

GP Arabia Saudita, l'anteprima: le risposte del cittadino più veloce in calendario© Getty Images

Il circuito di Jeddah è completamente diverso da quello di Sakhir, e per quanto atipico può fornire alcuni indizi oltre a quelli emersi in Bahrain: interessante sarà osservare il comportamento delle vettura su una pista velocissima e limitante all'anteriore

15.03.2023 ( Aggiornata il 15.03.2023 12:42 )

Ispirazione tedesca

L'inizio di stagione da parte della Red Bull è stato talmente perentorio che a Milton Keynes, in questo momento, possono permettersi di guardare le più piccole minuzie. In una corsa in Bahrain che ha vissuto del dominio incontrastato da parte delle RB19, al garage dei campioni in carica c'è stato modo di registrare le piccole lamentele di un Max Verstappen che non voleva accontentarsi (nel senso letterale del termine: il suo ingegnere di pista lo ha pregato di alzare il ritmo, venendo accontentato solo dopo qualche giro) e che ha fatto sapere, via radio, che qualcosa da mettere a posto su questa Red Bull c'è. L'inizio del weekend a Sakhir è stato più difficile di quanto si potesse pensare: la macchina non si comportava come nei test ed erano emersi alcuni problemi minori di affidabilità, prontamente risolti. In gara, Max ha accusato piccoli fastidi in fase di frenata, con una scalata delle marce che gli ha provocato alcuni micro-bloccaggi al posteriore. Sembra niente ma è tutto ciò di negativo che è accaduto alla Red Bull nei tre giorni di Sakhir, dove la RB19 ha evidenziato, soprattutto sul passo gara, un ritmo inavvicinabile per chiunque.

Cambiando la tipologia di circuito, cambieranno anche gli assetti. Per un cambiamento degli equilibri, invece, bisogna andare molto cauti: Jeddah non è Sakhir e questo è appurato, ma la superiorità della RB19 vista in Bahrain induce a pensare che sarà molto difficile, per la concorrenza, insidiare Verstappen e Perez, gara pazza a parte (peraltro tutt'altro che impossibile, in Arabia Saudita). Forte di una superiorità che pare inscalfibile, almeno nelle prime gare di questo mondiale, Max andrà a caccia del bis in avvio mondiale: pare una formalità, eppure dal 2000 ad oggi è accaduto solamente a quattro piloti di iniziare l'anno con due successi nei primi due GP. E curiosamente, tre su quattro erano tedeschi: Michael Schumacher ci è riuscito nel 2000, 2001 e 2004, Jenson Button nel 2009, Sebastian Vettel nel 2011 e 2018 e Nico Rosberg nel 2016. Le partenze migliori furono di Schumi, che fece cinquina nelle prime cinque nel 2004, e di  Nico Rosberg, che invece calò il poker nei primi quattro appuntamenti del 2016. Nico, per la cronaca, è anche l'ultimo ad aver vinto la prima gara del campionato per poi laurearsi campione a fine stagione. Per il belga-olandese Max Verstappen, insomma, i tedeschi possono essere un'ispirazione, in questo inizio di 2023.

Verstappen: "Red Bull forte sulle curve veloci"


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