Domenicali, le critiche dei piloti e il valore di ogni sessione

Domenicali, le critiche dei piloti e il valore di ogni sessione© Getty Images

L'a.d. della F1 registra le critiche al format Sprint, ricorda ai piloti come facciano parte del business e la necessità che ogni km di una F1 generi un valore in rapporto a quanto pagato

Fabiano Polimeni

22.05.2023 ( Aggiornata il 22.05.2023 13:15 )

L'idea di fondo, al di là dell'elemento sportivo, tecnico, del confronto tra piloti, è che ogni chilometro percorso da una Formula 1 debba, in qualche modo, generare idealmente un dollaro. L'intera torta diventa il "pranzo e cena" di un business che deve pure alimentare se stesso, ovvero, 10 squadre e gli azionisti che si ritrovano con un valore stabilmente ai massimi storici della F1 dalla sua quotazione.

In quest'equazione e visione si inseriscono le scelte come le gare Sprint e i ritocchi a un format di Gran Premio che  gli appassionati dal palato più raffinato e fedeli alla tradizione poco hanno digerito.

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Le critiche non sono mancate, anche se via via sono sempre meno, da parte dei piloti. Max Verstappen è tra quanti si è interrogato sulla direzione seguita dalla F1. 

Il business e le critiche

Considerazioni alle quali Stefano Domenicali - che con Verstappen si è confrontato prima della gara di Miami - replica da responsabile dell'intero business F1, degli aspetti strettamente commerciali nei quali si inserisce la logica delle gare Sprint e non solo.

"Non voglio una società nella quale le persone non possano dire ciò che vogliono. Però, a volte i piloti devono ricordarsi che fanno parte di un quadro più ampio. Non dobbiamo essere egoisti", spiega in una lunga intervista al Daily Mail.

"Fanno parte di questo sport e di questo business, che cresce perché stiamo pensando in grande. A volte non è facile stare fuori dalla nostra comfort zone ma non possiamo essere né pigri né adagiarci, così come potremo rivedere alcune specifiche del format di week end sprint a fine stagione, una volta che avremo provato le 6 occasioni previste".

I costi della F1 e il valore da generare

Se dalla prospettiva Liberty Media, che opera come qualsiasi grande corporate con l'obiettivo di aumentare il valore per l'azionista, l'incremento del business F1 deve esplorare ogni area e coinvolgere quanto più pubblico possibile, sembra non esserci uguale attenzione al tema sportivo. I test sono banditi da lustri, lo sviluppo passa tutto da ambienti virtuali e le opportunità di recuperare grandi distacchi in corso di campionato sono praticamente nulle. 

Domenicali, nel sostenere l'azione di Liberty Media sulla F1 e l'utilità di una seria di gare Sprint, prosegue: "C'è un nuovo pubblico e il bisogno di garantire un rapporto costi-benefici a ogni sessione, non già lasciare tutti girare in tondo al solo vantaggio di ingegneri e piloti".


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