Ecco i prossimi record di Verstappen

Dovesse continuare a vincere con questa irresistibile cadenza, altro che cronaca, Max Verstappen è destinato a riscrivere in partita doppia anche la storia della F.1. Dopo aver eguagliato a quota 51 Ayrton Senna, l’Olandese Volante di fronte a sé nel mirino come numero di vittorie ha Alain Prost a 51 e Sebastian Vettel a 53. Baluardi apparentemente quasi inespugnabili, ma non certo per lui, che viaggia quest’anno a una media di sei vittorie su otto gare e quindi entro la fine della stagione potrebbe dare un segnale ulteriore a livello di statistiche segnanti e grandi numeri, con ben quattordici Gran Premi ancora da disputare, prima di chiudere la stagione.

Di più: le sue quattro vittorie consecutive, se aumentate di un’unità nel prossimo Gp d’Austria, lo porterebbero nell’empireo dei vincitori seriali, che vede in testa Vettel, nell’era Reb Bull-Renault, con nove. Possibile anche l’attacco al record già detenuto di maggior numero di successi di tappa, con 15, peraltro da lui stesso segnato lo scorso anno. Anche il primato di percentuali di vittorie in un’annata, che lo vede al quinto posto, col 68,2% dello scorso anno, è tutt’altro che escluso, mentre è a caccia di quello del maggior numero di vittorie con lo stesso Costruttore (ne ha appunto 41, a oggi), detenuto da Lewis Hamilton su Mercedes con 82, ovvero esattamente il doppio di Max su RB. E quanto al numero di pole, l’avanzata è prevista trionfale, perché per ora il figlio di Jos naviga in 11esima posizione complessiva con 25 centri, ma entro la fine dell’anno potrebbe tranquillamente scavallare in top five, superando Clark e Prost a quota 33.

In poche parole, siamo nel pieno di un periodo di grazia che per il campionissimo olandese potrebbe riservare perle e record quasi a ogni pie’ sospinto, anche se l’impressione è che la sua postura, in realtà, non sia particolarmente attenta a tutto ciò. Per quello che è il suo atteggiamento di fondo, Max pare attento solo a un aspetto: vincere mondiali uno dietro l’altro e senza soluzione di continuità. Per lui il terzo consecutivo non sembra in dubbio e dopo questo, possibilmente, diversi, anzi, tanti altri. Perché a lui, più che riscrivere la storia, interessa ritoccare la leggenda.

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