Andretti Cadillac in F1, Michael ammette un errore di approccio

Andretti Cadillac in F1, Michael ammette un errore di approccio

L'attacco frontale alle squadre di F1, accusate d'essere ingorde, è una posizione che Michael Andretti affronterebbe usando termini diversi, più "politicamente corretti"

Fabiano Polimeni

14.07.2023 ( Aggiornata il 14.07.2023 12:15 )

Le parole sono importanti, e quelle usate da Michael Andretti per definire la posizione delle squadre di Formula 1, contrarie all'ampliamento della griglia a una nuova squadra, sono state mosse da una rappresentazione dei fatti diretta e spontanea. 

A gennaio, intervistato da Forbes, Michael Andretti commentava: "È tutta una questione di soldi. Pensano, per prima cosa, che subiranno una diluizione di un decimo della loro quota di premio; sono diventati anche molto avidi, immaginando che faremo incetta di tutti gli sponsor americani". Il "loro" sottinteso era rivolto alle squadre. 

Fa mea culpa, Andretti, pensando a quelle valutazioni. Un mese più tardi, era febbraio, Stefano Domenicali consigliava altro approccio verso un mondo del quale Andretti Cadillac spera di entrare a far parte: "Gli Andretti non sono stati furbi", sottolineava l'a.d. della F1.

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Ingordi? Tutelano i propri interessi

Mentre le candidature sottoposte alla FIA attendono un giudizio circa l'ammissibilità e la possibilità di procedere alla selezione di uno o due nuovi team, Michael Andretti corregge il tiro e spiega: "Tutti hanno le proprie ragioni nel fare ciò che fanno. Le squadre stanno provando a proteggere i loro interessi, come dargli torto? 

Ho detto cose, in passato, usando probabilmente la parola sbagliata: non avrei dovuto dire che sono avidi, bensì che tutti quanti pensano a se stessi", le parole riportate da Racer. 

"Quando ho detto quelle cose sono stato criticato perché ho usato il termine 'avidi'. Se fossi stato io nella loro situazione, probabilmente avrei fatto allo stesso modo. Quindi, non li biasimo. Tutti curano i propri interessi, è quel che devono fare per essere competitivi. Devono proteggerli e capisco quello che stanno provando a fare. Alla fine, però, non sono loro a decidere. Spetterà al titolare della serie e alla FIA decidere se siamo i giusti candidati".

A fine luglio l'attesa per una pronuncia Fia

Un percorso di selezione sul quale il presidente FIA Ben Sulayem ha confermato l'intenzione di dare il via libera, in presenza dei requisiti fissato nel bando di gara. La Formula 1 potrà dettare altre condizioni da soddisfare per concedere un ingresso ad Andretti Cadillac nel club esclusivissimo e ricchissimo della F1. 

Quanto al valore di una presenza in griglia, i recenti investimenti in Alpine corrispondono a un valore del team di Formula 1 nell'ordine dei 900 milioni di dollari.

"Ci aspettiamo una decisione verso fine mese e speriamo che sia positiva", dice Andretti indicando le tempistiche per una pronuncia da parte della FIA. "Rispondiamo a ogni requisito, io ho buone sensazioni ma le buone sensazioni e la realtà sono sempre cose diverse. Dovremo attendere e scoprire cosa accadrà".

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