Il realismo del team principal McLaren indica i circuiti favorevoli alla MCL60, che sono il terreno sul quale Red Bull diventa straordinaria
I 20 secondi tra Max Verstappen e Lando Norris, all'arrivo del GP del Giappone, sono stati costruiti "senza sforzi", con margine e danno la misura del dominio di Red Bull a Suzuka. McLaren è la prima degli altri, di inseguitori che, su un circuito completo, ha confermato una scala dei valori che vede McLaren, Ferrari, Mercedes e Aston Martin posizionarsi nell'ordine.
Singapore è stato un episodio difficilmente ripetibile in stagione, più che una "caduta degli Dei" è stato un inciampo da parte dei campioni del mondo. Brava la Ferrari, bravo Sainz a cogliere l'opportunità.
Andrea Stella, con il doppio podio McLaren in tasca a Suzuka, riconosce come la corsa per la vittoria sia ancora un obiettivo fuori portata per la MCL60, salvo episodi eccezionali come Singapore.
Sterzi a parte: Questa Ferrari ha gli attributi!
"Siamo ancora troppo indietro. In tutta sincerità, al momento sembra che Max sia un gradino troppo avanti.
Ci sarà una varietà di piste tra quelle rimaste prima della fine della stagione, però nessuna ha le caratteristiche di Singapore", le parole del team principal riportate da Motorsport.com.
"Potrebbero esserci dei circuiti sui quali potremmo essere competitivi, penso al Qatar che dovrebbe essere per noi una buona pista, ma temo che le caratteristiche che piacciono alla nostra macchina siano quelle in cui Red Bull sarà semplicemente straordinaria". La corsa, così, resta quella per il piazzamento migliore possibile e per una rimonta su Aston Martin, con il quarto posto nel mondiale Costruttori in palio.
"Dobbiamo essere realisti, servirà che si verifichino certe situazioni per poter compiere quel passo finale", chiosa Stella sul gap della McLaren dal ritorno alla vittoria quest'anno.
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