Al di là dell'accordo tra Red Bull e Perez, Marko rimette le sorti del 2024 nelle prestazioni che il pilota riuscirà a fornire nelle prossime gare: "Abbiamo tre validi piloti in Alphatauri"
Due secondi posti, un quarto, un ottavo, un decimo e un ritiro, è tutto quel che Sergio Perez è riuscito a portare a casa dalla ripartenza del campionato dopo la pausa estiva. Un po' poco per chi ha a disposizione una Red Bull.
Senza considerare le premesse che hanno prodotto tali risultati, ovvero, prestazioni in qualifica ancora peggiori, che hanno costretto il pilota messicano a rimontare spesso in gara.
La "luna di miele" di inizio stagione, le prestazioni solide mostrate tra il Bahrain e Miami, sono un ricordo che pare lontanissimo.
Con Red Bull non si parla certo di prospettive di rinnovo, né il diretto interessato spera in tale direzione. Semmai, il problema adesso diventa il guadagnarsi la conferma nel 2024, nonostante un contratto valido tra le mani.
Helmut Marko, dopo la magra esibizione qatariota di Perez - autore di un incidente nella gara Sprint, partito dalla pitlane alla domenica e con un solo punto maturato a fine gara - ha indirettamente parlato dello scenario 2024, tutt'altro che scontato.
"Il divario è al momento troppo grande da Verstappen ed è a rischio anche il secondo posto in campionato", ha esordito ai microfoni della tv austriaca Orf.
"Generalmente intendiamo attuare lo scenario contrattuale, che dura fino al 2024. È tutto nelle sue mani. Noi abbiamo tre piloti validi in Alphatauri".
Restano cinque gare per dimostrare di poter correre per il secondo posto in ognuno degli appuntamenti rimasti, Sprint comprese. La sensazione è che la fiducia espressa a parole nei confronti di Perez, da Horner più che Marko, non sia a tempo indeterminato e Red Bull si aspetti perlomeno un segnale per non guardare a soluzioni alternative che ha già in casa e in passato ha già attuato, con avvicendamenti di sedile.
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