A Città del Messico la vittoria va a Verstappen, al 16° centro stagionale: record assoluto. Al termine di una gara caratterizzata dalla bandiera rossa uscita per Magnussen, vanno sul podio Hamilton e Leclerc
In Messico continua la legge di Max Verstappen. Vittoria numero 16 della stagione, nuovo record assoluto per l'olandese che batte, oltre che il suo stesso record del 2022, anche Hamilton e Leclerc, rispettivamente al 2° e 3° posto. Sainz è 4°.
Sulla griglia di partenza manca Lance Stroll, che dopo gli interventi sull'assetto si avvia dalla corsia dei box. Nonostante la partenza dal fondo, il canadese opta come la maggior parte dei piloti la gomma media per i primi giri: gli unici ad azzardare una mescola diversa sono Albon e Ocon, con la dura, e Norris, con la morbida.
Allo spegnimento dei semafori il più lesto dei tre è Verstappen, che va subito all'attacco delle Ferrari, ma da dietro rinviene anche Perez; alla prima curva Max ha l'interno, Checo l'esterno e Charles è chiuso a sandwich: contatto tra il messicano ed il monegasco, con Perez che "decolla" nella via di fuga di curva 1. Verstappen così può prendere il comando davanti a Leclerc (bandella anteriore sinistra danneggiata) davanti a Sainz, Ricciardo, Hamilton, Piastri, Russell, Hulkenberg (ottima partenza), Gasly e Zhou, questi i primi dieci. La bandella persa da Leclerc si stacca qualche tornata dopo, resta in pista e la direzione gara espone VSC per qualche istante, giusto il tempo di rimuoverla. Per Perez, invece, si tratta di un amarissimo ritiro nel GP di casa.
DRAMA AT TURN 1!!!
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Perez and Leclerc make contact
Perez limps on but he is out of the race ?#F1 #MexicoGP pic.twitter.com/CrkPKusLG7
More angles on that contact between Perez and Leclerc #F1 #MexicoGP pic.twitter.com/RFjDECfNco
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Nei primi giri piloti e squadre sono costrette a tenere assolutamente sotto controllo le temperature, il tutto mentre Ricciardo, velocissimo sul dritto, favorisce una mini fuga Ferrari, con Sainz che mette tra sé e la coppia Ricciardo-Hamilton circa 2"5. Lewis si sbarazza di Daniel al giro 11, la medesima tornata in cui Norris va ai box per mettere la dura (Tsunoda era stato il primo a fermarsi due passaggi prima, scontando però una sosta di addirittura 10"1). Dietro invece sono notevoli le difficoltà di Alonso, costretto a cedere strada pure al compagno di squadra Stroll.
Tra i primi, a sorpresa, il primo a fermarsi è Verstappen, dentro al giro numero 19: gomma dura per lui. Quando torna in pista, Max è 7°: i suoi tempi di attacco inducono a pensare che in Red Bull si stia pensando alle due soste. L'olandese passa subito Russell (giro 22), Piastri (giro 23) e Ricciardo (giro 25), mentre Hamilton si ferma al 24° passaggio per mettere pure lui gomma dura. Russell fa lo stesso al 26° giro (e Ricciardo al 27), mentre la Ferrari resta in pista.
La differenza di passo con Verstappen comunque è notevole, e Max recupera e passa Sainz al giro 28. Subìto il sorpasso, la Ferrari chiama lo spagnolo ai box al termine del 30° passaggio: Carlos mette la dura e torna in pista a circa 6"5 da Hamilton, passato davanti con l'undercut. Per Leclerc invece la sosta (con aggiustamento dell'ala) arriva nella tornata successiva, cosa che restituisce la leadership di giornata a Verstappen: tra Max e Charles ci sono circa 17" dopo la sosta del monegasco, il quale resta comunque davanti con 2"4 di margine.
Poco dopo la sosta di Leclerc, siamo al giro 32, ecco un grande botto per Magnussen, finito a muro nella sezione delle "esse". Impatto violento, e la direzione gara non può fare altro che esporre la safety car: questa situazione consente alla Red Bull di effettuare in tranquillità la seconda sosta con Verstappen. Tuttavia, la corsa andrà avanti per poco: spostare la vettura (principio di incendio sulla Haas) risulta difficile ed è bandiera rossa.
LAP 33/71
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Magnussen into the barriers
?? @MercedesAMG SAFETY CAR ??#F1 #MexicoGP pic.twitter.com/yAD1PCR89s
Circa 20 minuti di stop, dopo i quali la corsa riparte dalla griglia di partenza: . La classifica dice: Verstappen, Leclerc, Hamilton, Sainz, Ricciardo, Piastri, Russell, Tsunoda, Hulkenberg, Norris, Gasly, Albon, Zhou, Ocon, Sargeant, Bottas, Stroll e Alonso. In 8 optano per la media: le Mercedes, le McLaren, le Williams, Hulkenberg e Ocon. Dura per tutti gli altri.
Alla ripartenza (ancora 35 giri da percorrere) è partenza ad alta tensione: Verstappen resta davanti ma deve guardarsi gli specchietti, dove rampano Leclerc ed Hamilton, che sfilano in quest'ordine dopo curva 1. Bene Russell che si porta quinto dietro a Sainz, brividi per Norris nelle retrovie con Lando che scende al 14° posto. Dopo George ecco Ricciardo, quindi Piastri, Tsunoda, Albon ed Hulkenberg, questi i primi dieci.
Verstappen leads into Turn 1, Hamilton has a look on the inside but Leclerc keeps hold of P2 #F1 #MexicoGP pic.twitter.com/p0GaJrTXBQ
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La gomma media però funziona bene sulle Mercedes ed al giro 40 Hamilton infila Leclerc, issandosi al 2° posto: in quel momento, 2"5 lo separano da Verstappen. Pure Sainz deve guardarsi da Russell, ma lo spagnolo tiene la posizione.
LAP 40/71
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Fortune favours the brave
Hamilton muscles his way past Leclerc and into P2! #F1 #MexicoGP pic.twitter.com/BaM8YhtmKk
Mentre nelle retrovie è costretto ad alzare bandiera bianca Alonso, che finisce ko per problemi tecnici, si accende il duello per la settima piazza tra Piastri e Tsunoda: ha la peggio Yuki, per una dinamica molto simile a quella del giro 1 tra Leclerc e Perez. Questo favorisce Norris, che dopo aver passato in sequenza le Alpine, Hulkenberg e Albon eredita la posizione alle spalle del compagno di squadra.
LAP 49/71
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It's the end of the road in this race for Fernando Alonso
The Spaniard has been told to retire his car #F1 #MexicoGP pic.twitter.com/xVBPY6QP7y
LAP 49/51
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A ding-dong battle between Piastri and Tsunoda results in contact at Turn 1
Tsunoda spins off and tumbles from P8 to P16 #F1 #MexicoGP pic.twitter.com/YktFJ1vRwl
Dopo la ripartenza, il guadagno sulla concorrenza da parte di Verstappen è stato costante giro dopo giro, con il vantaggio che ha toccato i 10" quando mancavano ancora una ventina di tornate. Il ritardo da Hamilton per Leclerc sale a 5", 4" invece quello di Sainz sul compagno di squadra quando siamo al giro 55 di 71. Siamo al giro 56 invece quando la McLaren chiede a Piastri di lasciar passare Norris per andare alla caccia di Ricciardo.
La caccia di Lando su Daniel si concretizza al giro 60, con l'inglese che passa l'ex compagno di squadra all'esterno di curva 4. In quel momento, tra Russell 5° e Norris 6° ci sono poco più di 3", e Lando si mette all'inseguimento dell'amico. Anche in questo caso, la caccia va a buon fine: ottimo sorpasso da parte della McLaren sulla Mercedes al giro 67. Sono gli istanti in cui, dopo un contatto con Bottas nella zona dello stadio, si ritira pure l'altra Aston Martin di Stroll.
LAP 57/71
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Norris Piastri: The McLarens switch places (P7 & P8)
"Thank you!" says Lando, who's on a bit of a charge#F1 #MexicoGP pic.twitter.com/kFziRNUt7x
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Norris and Ricciardo stuck together like glue!
Superb racing between the former team mates #F1 #MexicoGP pic.twitter.com/ZCW1mi7phb
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Mighty from Norris
Down the inside of Russell and through! He's P5 #F1 #MexicoGP pic.twitter.com/tT3PcjzWY5
Davanti non succede più nulla: Verstappen va a vincere su Hamilton e Leclerc, poi Sainz, Norris, Russell, Ricciardo, Piastri, Albon e Ocon.
Gara
Classifica Piloti
Classifica Costruttori
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