Le Ferrari da una sola vittoria l'anno: dalla 625 F1 alla SF-23

Le Ferrari da una sola vittoria l'anno: dalla 625 F1 alla SF-23© Getty Images

In 13 occasioni la Rossa ha chiuso l'anno con una sola vittoria all'attivo, ma non sempre quell'unica vittoria ha avuto lo stesso sapore: basti pensare al successo di Monza 1988, uno dei più sentiti da parte dei tifosi ferraristi

04.12.2023 14:50

Se ad inizio anno il tuo obiettivo dichiarato è il titolo mondiale, o quantomeno lottare per esso, un solo successo di tappa non può bastare per salvare la stagione. Tuttavia, ci sono vittorie che addolciscono almeno in parte l'annata, che la rendono meno amara, anche nel caso in cui si tratti di una vittoria isolata, per il semplice motivo che vincere una gara è sempre meglio che vincerne zero.

Classifiche a parte, non chiudere l'anno a digiuno è comunque un riconoscimento che separa in maniera netta stagioni avare di successi a stagioni che, seppur negative, smuovono le statistiche in positivo. Vincere una gara dà comunque un lustro diverso ad un progetto chiamato a durare una sola stagione e che, quando va in "pensione", può essere annoverato tra le monoposto capaci di aver regalato quantomeno una gioia, evitando di finire in quel dimenticatoio in cui invece vanno a finire tutti quei modelli che non sono stati in grado di portare a casa alcun GP.

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La 625 F1 e la 156 F1

Per la tredicesima volta nella sua storia, nel 2023 la Ferrari ha chiuso con un solo trionfo all'attivo. Le era accaduto per la prima volta nel 1955, al GP di Monaco, in cui la 625 F1 riuscì a cogliere il primo successo di sempre del Cavallino Rampante sulle strade di Montecarlo con Maurice Trintignant. Se dunque il successo di Montecarlo 1955 è simbolico, lo è anche quello di Monza 1960, unica vittoria di quella stagione con Phil Hill: oltre a chiudere un digiuno di 13 mesi, quel successo ottenuto con la 256 F1 è anche l'ultimo per una monoposto del Cavallino Rampante a motore anteriore, dato che anche Enzo Ferrari si è ormai convinto della bontà del motore posteriore e darà il via libera ai "buoi dietro al carro" con la 156 F1. Proprio la 156 F1, ormai alla fine del suo ciclo (e infatti si parla di 156 F1- 63), permetterà alla Ferrari di evitare l'onta degli zero successi stagionali nel 1963, quando si imporrà al GP Germania con John Surtees: pure in questo caso siamo di fronte alla fine di digiuno cominciato quasi due anni prima, a Monza 1961.

La saga delle 312: non sempre il massimo

Protagonista di situazioni simili sarà la 312 F1, che compete dal 1966 al 1969. Al GP Francia, corso in data 7 luglio 1968, Jacky Ickx spezza un incantesimo durato quasi due anni (dal GP Italia 1966) proprio con la 312 F1, all'ultimo dei suoi tre successi: viene ricordata per essere stata più "sfortunata" che veloce, una sintesi che però non è mai piaciuta ad Enzo Ferrari. Qualche anno dopo la saga delle 312 continuerà con il ciclo "B", e sarà la 312 B2 ad essere protagonista dell'unico successo stagionale al GP Germania 1972, ancora con Ickx. Quella colta al Nurburgring nel 1972 è una vittoria particolare: la Ferrari non vinceva da oltre un anno (GP Olanda 1971) e dopo quella vittoria avrebbe rivinto solamente al GP Spagna 1974.

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Anni '80: l'indimenticabile Monza 1988

Passata l'epopea Lauda ed i primi anni felici con Scheckter e Villeneuve, la Ferrari torna a soffrire nel 1984, annata in cui si apre un digiuno di titoli Costruttori che si concluderà solamente nel 1999. Nell'84 l'unico successo stagionale arriva con la 126 C4, ultima delle "126", grazie a Michele Alboreto, che vince al GP Belgio. Michele sarà invece 2° dietro a Gerhard Berger al GP Italia 1988, con la F1-87/88, in un'annata difficile per il Cavallino, nella quale però la Rossa raccoglie uno dei suoi successi più belli: l'11 settembre a Monza non è ancora passato un mese dalla scomparsa di Enzo Ferrari, ed in un Autodromo che rende omaggio al fondatore Berger e Alboreto piazzano una doppietta storica nel giorno dell'unica sconfitta stagionale della McLaren, capace di portare a casa 15 vittorie su 16 nel mondiale 1988. La F1-87/88, dunque, ci riporta direttamente alla SF-23 di quest'anno, pure lei l'unica capace di spezzare un dominio avversario che altrimenti avrebbe colto il 100% dei successi stagionali.

Anni '90: una lenta risalita

Dalla fine del 1990 in poi la Ferrari vive il digiuno più lungo della sua storia, attraversando quasi 4 anni senza vittorie. Dal GP Spagna 1990 la Ferrari tornerà a vincere al GP Germania 1994, con Gerhard Berger: l'austriaco trionfa ad Hockenheim con la 412 T e regala al Cavallino Rampante l'unico successo del campionato. Situazione simile in Canada l'anno successivo, con Jean Alesi al primo e ultimo successo della carriera a bordo della 412 T2: sarà pure l'ultimo successo di un V12 Ferrari.

Da Schumi a Sainz

Nel terzo millennio alla Ferrari è capitato quattro volte di vincere una sola gara l'anno. E' successo alla F2005, la vettura che pone fine al dominio di Schumacher: le nuove regole azzoppano la Rossa che riesce ad imporsi solo al GP Usa, nella corsa che scatta con appena 6 vetture al via, quelle gommate Bridgestone. Nel 2009 è invece Kimi Raikkonen che salva il bilancio della F60, la monoposto che porta nel nome l'omaggio ai 60 anni della Formula 1: la vettura, la prima dotata di Kers, è molto deficitaria ma si rialza in parte nella fase centrale del campionato, con Kimi sublime nel portarla al successo al GP Belgio, per la quarta ed ultima affermazione del finlandese tra le Ardenne.

Particolare poi il caso della Ferrari 150° Italia del 2011. La vettura nasce per omaggiare il 150° anniversario dell'unità d'Italia ma non nasce bene: avrebbe dovuto chiamarsi F150, ma la Ford fa causa alla Ferrari perché quella sigla è già di un pick-up della casa americana ed a Maranello devono cambiare nome, ripiegando appunto su Ferrari 150° Italia. L'annata, dominata dalla Red Bull di Vettel, sarà avara di soddisfazioni, con la Rossa che riuscirà ad imporsi con Alonso solo al GP Gran Bretagna, nell'unica gara disputata con regole riviste per quanto riguarda gli scarichi soffiati, segreto della dominante RB7. Da Silverstone 2011 a Singapore 2023, da uno spagnolo all'altro: da Fernando Alonso a Carlos Sainz, che riesce a vincere al Marina Bay nel 2023 nell'unica affermazione non-Red Bull di tutto il campionato.

Le Ferrari da una sola vittoria l'anno

Ferrari 625 F1: GP Monaco 1955
Ferrari 256 F1: GP Italia 1960
Ferrari 156 F1-63: GP Germania 1963
Ferrari 312 F1: GP Francia 1968
Ferrari 312 B2: GP Germania 1972
Ferrari 126 C4: GP Belgio 1984
Ferrari F1-87/88: GP Italia 1988
Ferrari 412 T: GP Germania 1994
Ferrari 412 T2: GP Canada 1995
Ferrari F2005: GP USA 2005
Ferrari F60: GP Belgio 2009
Ferrari 150° Italia: GP Gran Bretagna 2011
Ferrari SF-23: GP Singapore 2023


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