Clamoroso dietrofront FIA sul conflitto d'interesse dei Wolff

Clamoroso dietrofront FIA sul conflitto d'interesse dei Wolff

Con una nota diffusa dalla Federazione si comunica l'assenza di un'indagine e l'adeguatezza dei sistemi attuati dalla FOM per garantire il rispetto delle normative sulla fuga di informazioni

Fabiano Polimeni

07.12.2023 21:45

Annuncio, reazioni e dietrofront. Si consuma tutto nell'arco di 48 ore il polverone alzato dalla FIA sul presunto conflitto di interessi in capo a Toto e Susie Wolff. E la Federazione non ne esce bene dalla vicenda. 

La nota stampa con la quale viene annunciato il dietrofront sull'investigazione annunciata recita: "A seguito dell'esame del codice di condotta della Formula 1 Management F1 e della politica della F1 sul conflitto di interessi, a seguito della conferma che adeguate misure di protezione sono in essere per mitigare ogni potenziale conflitto, la FIA è soddisfatta che il sistema di gestione della compliance (la conformità alle norme; ndr) della FOM sia abbastanza solido da prevenire qualsiasi rivelazione non autorizzata di informazioni confidenziali. La FIA può confermare che non c'è un'indagine in atto in termini disciplinari o etici che coinvolga alcun soggetto.

Nelle vesti di regolatore, la FIA ha il compito di mantenere l'integrità del motorsport globale. La FIA riafferma il proprio impegno verso l'integrità e la correttezza".

Tutte le squadre si sono chiamate fuori

I fatti delle ultime 48 ore descrivono un'azione Federale annunciata sulla base di ricostruzioni di stampa, a loro volta con l'indicazione di un team principal ad aver sollevato il tema del conflitto di interessi presso la FIA.

La presa di posizione da parte della Formula 1 e di tutte le 9 squadre, con l'eccezione di Mercedes - parte in causa - ha presentato alla FIA una postura netta. Oltre a escludere i team qualsiasi rimostranza verso la Federazione su presunte informazioni a disposizione di Toto Wolff e in ragione di un rapporto privilegiato verso Susie Wolff, è stata una manifestata di posizione che ha evidenziato il supporto alla F1 Academy della quale è direttore generale Susie Wolff, serie femminile supportata dalla Formula 1. Non il contrario, un supporto ad approfondire l'eventuale conflitto di interessi.

Un rapido passo indietro della FIA dalle proprie posizioni, annunciate a sorpresa e senza che le parti in causa ne fossero a conoscenza, tantomeno la Formula 1. 

L'ennesima frattura FIA-F1/squadre

Il comunicato diffuso a sera, giovedì, difficilmente può ricomporre un quadro dei rapporti tra Federazione, F1 e squadre che negli ultimi 18 mesi ha avuto modo di registrare molte e ripetute frizioni.

Quanto alla posizione Mercedes, a seguito dell'annuncio della FIA, un portavoce si è limitato dichiarare che il team "prende nota della dichiarazione". 

Ecco, che "l'esame del codice di condotta della Formula 1 Management F1 e della politica della F1 sul conflitto di interessi" sia un passaggio della dichiarazione che annuncia un passo indietro è non poco sorprendente, poiché ci si aspetterebbe che la materia e il sistema di pesi e contrappesi presenti in FOM siano noti e abbiano la fiducia della FIA ex ante e non dopo un annuncio di investigazione risoltosi in un nulla di fatto in poco meno di 48 ore.

Un episodio che, tuttavia, potrebbe non restare privo di ulteriori effetti, visto il danno di immagine arrecato ai Wolff e alla Mercedes in particolare.


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