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Christian Horner non teme certo l'assenza di alternative per il pilota da affiancare a Verstappen nel 2025. Da Ricciardo a un (difficile) rinnovo di Perez, fino al sogno nel cassetto di Norris
21.12.2023 08:31
La prossima stagione si preannuncia particolarmente favorevole (più del solito) alle voci di mercato, tanti saranno i sedili che andranno in scadenza di contratto.
Se i due ferraristi sono attesi alla conferma e con un annuncio che non dovrebbe tardare ad arrivare, prima dell'inizio del campionato, c'è un sedile ambitissimo. Quello di Sergio Perez in Red Bull.
Confermato in più occasioni per la stagione che partirà il prossimo marzo, è tutta un'altra questione immaginare un rinnovo del pilota messicano. I risultati nel 2023 sono stati troppo spesso al di sotto delle attese. Servirà un 2024 da secondo pilota di gran livello per convincere Red Bull alla conferma.
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"Come squadra vuoi schierare l'accoppiata più competitiva possibile e vuoi che ci sia la giusta dinamica all'interno del team", la premessa di Horner, parlando del mercato piloti.
"Max e Checo formano un'accoppiata che ha avuto un successo clamoroso. Nei suoi tre anni con noi, Checo ha finito al quarto, terzo e secondo posto, perciò è su una buona traiettoria". Tutto vero se si osserva il risultato finale ma è anche da contestualizzare alla forza di avversari che dovrebbero compiere un altro passo di avvicinamento a Red Bull nel 2024.
Norris da strappare a McLaren
Il sogno di Helmut Marko (e non solo) è Lando Norris, ma il pilota inglese ha un contratto con McLaren fino al termine del 2025. Se la McLaren del prossimo anno dovesse confermare il tasso di crescita visto nel 2024, strapparlo al team di Woking non sarà facile né tantomeno a buon mercato.
Non è un mistero, poi, che ci sia Daniel Ricciardo a volere di nuovo la Red Bull. Le prestazioni in pista dovranno dire se l'australiano vale ancora un top team.
"Daniel è un pilota che conosciamo bene, è fantastico riaverlo all'ovile Red Bull. Ovviamente è tutto aperto per il 2025 e oltre. Quanto a noi, non è una cattiva posizione quella di avere delle alternative all'interno e anche all'esterno", conclude Horner.
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