Una volta passata sotto la proprietà di Dorilton Capital la Williams ha intrapreso una lenta risalita confermata con il 7° posto del 2023: Vowles è un valore aggiunto e seguirà il processo di sviluppo di una squadra rimasta indietro a livello di strutture
Il peggio, ormai, è definitivamente alle spalle. La cautela non è mai troppa, eppure la Williams può dirlo: dopo troppe annate in affanno, la squadra nel 2023 ha saputo dare tangibili segnali di rinascita, e per quanto ci sia ancora molto da fare, la sensazione è che le prospettive siano infinitamente migliori di quanto non lo fossero fino a pochi anni fa.
È stato ripetutamente detto che per la Williams la vera svolta sia arrivata nel settembre 2020, con il passaggio di proprietà a Dorilton Capital. La vecchia gestione di Claire Williams aveva fatto acqua ed il team era rimasto molto indietro su più fronti, non solo a livello tecnico ma anche per quanto riguarda le infrastrutture, oltre a non avere più risorse per gli investimenti. Il fondo americano ha così fornito l'opportunità di tornare ad investire una volta rimesse a posto le basi, ed è proprio ciò che sta accadendo: James Vowles, nuovo team principal dal 2023, ha portato a Grove le sue profonde conoscenze maturate in Mercedes oltre ad una linea di sviluppo (del team) chiara ed un cambio di mentalità.
Parallelamente allo sviluppo della macchina in pista, Vowles ha attuato un piano di investimenti per ammodernare le strutture della squadra, e non è escluso che il prossimo passo possa essere un aumento del personale. Il 7° posto del 2023 è stato il miglior risultato del team dal 2018 ad oggi, ed al riguardo vanno fatte due considerazioni: i punti sono arrivati quasi tutti con un solo pilota (Albon da solo ne ha raccolti 27 su 28) e soprattutto la squadra ha abbandonato molto presto lo sviluppo della FW45, un'evoluzione ben riuscita della FW44 fanalino di coda nel 2022. Qui però si apre un altro tema.
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