Hamilton: "La Ferrari è una grandissima sfida, dovevo scrivere la mia storia"

Lewis parla del futuro che lo attende in Ferrari, lo fa dai test in Bahrain dove la SF-24 è parsa in ottima forma. La sfida è riportare al successo la Rossa

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F.P.

23.02.2024 15:02

Sesto tempo del mattino, 49 giri completati e un lavoro ultimato, che lo vedrà tornare al volante della Mercedes W15 tra una settimana, quando sarà già Gran Premio del Bahrain. 

Poi c'è il Lewis Hamilton che torna a parlare della decisione di passare alla Ferrari dal 2025. Tema ancora "caldo", che ha inaugurato il mese di febbraio e in un certo senso lo conclude con le parole di Lewis in Bahrain.

"In estate abbiamo firmato e in quel momento vedevo il futuro con Mercedes. Però, a fine anno si è presentata questa opportunità e ho deciso di coglierla", sintetizza Lewis tralasciando altro, la corte di Elkann e della Ferrari iniziata già dalla primavera del 2023.

Con Mercedes ha fatto la storia, ora Ferrari

Ripete concetti già detti, come quello della decisione "più difficile che credo d'aver dovuto prendere. Mercedes da 26 anni mi dà il suo supporto, abbiamo scritto pagine di storia in questo sport ed è qualcosa che mi rende molto orgoglioso per tutti i traguardi raggiunti". 

Ne aggiunge altri, che guardano al proprio finale di carriera: "Alla fine io devo scrivere la mia di storia e ho pensato che fosse il momento di iniziare un nuovo capitolo". Record a parte, l'occasione di correre da pilota Ferrari e provare a vincere con il Cavallino sarebbe la gemma più brillante su una corona già sulla testa di Lewis.

"Per ogni pilota, da ragazzino, a guardare la storia, seguire Michael Schumacher all'apice della sua carriera: tutti noi, quando vedi un pilota in rosso - anche dal nostro box - pensiamo a cosa vorrebbe dire essere un pilota Ferrari, ad esempio al GP d'Italia quando vedi tutti gli spalti rossi e resti in ammirazione".

Della Ferrari ha parlato anche su piani differenti da quelli legati all'emozione e la grandezza del simbolo. 

"È un team che non ottiene enormi successi dai tempi di Michael, anzi dal 2007. L'ho vista come una sfida grandissima. Sono entusiasta della scelta", dice Lewis. Sfida vuol dire andare in Ferrari per provare a vincere il mondiale. 

Il gran lavoro di Vasseur in Ferrari

Andare a Maranello vuol dire ritrovare Frederic Vasseur. "Ho un ottimo rapporto con Fred, ho corso per lui in Formula 3 e abbiamo ottenuto successi straordinari in F3 e GP2. Lì abbiamo costruito le basi del nostro rapporto, siamo sempre rimasti in contatto e ho sempre pensato che sarebbe diventato un team manager incredibile, anche in F1.

È stato bello vederlo crescere, in Alfa Romeo e poi in Ferrari, non pensavo fosse interessato a me. Sono contentissimo di vedere il lavoro che sta facendo. Non sono mai stato a Maranello, ho comprato nel 2010 la prima Ferrari, è stato il primo regalo che mi sono fatto e non ce l'ho più adesso. Non ho mai avuto l'occasione di andarci, ero con Mercedes e non mi sembrava opportuno".

Fa contorno, nota di colore, il dettaglio di un italiano da sfoggiare a favore di microfono e di tifo.  "L'italiano? In tutti questi anni non sono mai riuscito a imparare un'altra lingua, ci proverò. Quando correvo in kart in Italia ero riuscito a imparare qualche frase, spero di ricordarle".


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