Alpine, inizio da incubo: problemi individuati e sviluppo impostato, ma ci vorrà tempo

Alpine, inizio da incubo: problemi individuati e sviluppo impostato, ma ci vorrà tempo© Getty Images

Il team principal Famin ha parlato di una vettura nuova e per questo bisognosa di tempo, pur senza negare le difficoltà attuali: sensazioni confermate da Ocon, il quale ha ammesso di aver captato le criticità della A524 sin dalle prime prove al simulatore

14.03.2024 ( Aggiornata il 14.03.2024 15:07 )

Più che parlare di inizio difficile, bisognerebbe parlare di avvio di stagione da incubo, per quanto riguarda l'Alpine. Da quando la Renault è tornata come costruttore nel 2016, in altre due occasioni la scuderia francese con sede ad Enstone era rimasta a secco di punti dopo due gare (2016 e 2017), ma in entrambi i casi era riuscita ad artigliare almeno un 11° posto come miglior risultato. 

Se invece limitiamo il conto alle ultime quattro stagioni, ovvero da quando la squadra si chiama Alpine, possiamo parlare del peggior avvio di campionato in assoluto: mai la scuderia era rimasta a quota zero punti dopo due GP. Una situazione complicatissima, come hanno sottolineato anche il team principal Bruno Famin ed Esteban Ocon.

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Un cambiamento necessario

In un incontro con i media, Famin non ha voluto nascondersi dietro ad un dito per quanto riguarda la difficile fase della scuderia, alle prese con l'ennesimo ribaltone tecnico che ha portato Alpine ad avere tre direttori tecnici differenti, uno per ogni area: "Vivere un inizio di campionato del genere è stato uno shock. Ci aspettavamo un inizio di stagione difficile, e lo abbiamo detto durante il lancio della nuova vettura. Ma essere in ultima fila nelle qualifiche è stato scioccante, a dire il vero. E' stata la conferma della necessità di fare cambiamenti nella nostra squadra e così abbiamo fatto. Nel corso dell'anno vogliamo che anche in fabbrica arrivino certi cambiamenti a livello di mentalità, vogliamo liberare la creatività. Avere tre direttori tecnici rende l’organizzazione molto più orizzontale e molto meno verticale, il che significa più attività e più dinamismo. Vogliamo far crescere le persone che abbiamo in squadra, abbiamo gente di grande talento e vogliamo che contribuiscano il più possibile alla crescita del progetto, del team e dell’azienda”.

A524: problemi individuati

Famin ha poi parlato della A524, un progetto tutto nuovo ed al momento deficitario, anche se in squadra sono convinti che con il lavoro dei prossimi mesi usciranno le qualità del modello 2024: "Resto convinto che questa vettura abbia del potenziale, nonostante il difficile inizio di stagione. Abbiamo degli sviluppi in arrivo, ma dobbiamo cambiare il nostro modo di sviluppare la vettura e forse pure il modo di farla lavorare in pista. La monoposto è tutta nuova e lavoreremo sodo per svilupparla. Il primo passo per risolvere un problema è individuarlo, e noi abbiamo un’idea abbastanza chiara di quali siano i nostri problemi. Una delle lamentele maggiori dei nostri piloti, non è un segreto perché li abbiamo sentiti anche nei team radio, è la mancanza di trazione. Ecco perché il Bahrain, dove serve un’ottima trazione nelle curve lente, è stato particolarmente difficile per noi".

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Macchina critica già al simulatore

A fare eco alle parole del team principal è stato Esteban Ocon, in un intervento ai microfoni di Speedweek: "Non appena abbiamo provato virtualmente la vettura 2024 al simulatore, ci siamo subito resi conto che avremmo avuto molto lavoro da fare. La nostra vettura deve migliorare sotto tutti gli aspetti, ma è un processo da affrontare passo dopo passo. Abbiamo un piano con parti di sviluppo che porteremo sulla vettura nel corso della stagione, e speriamo che ci facciano migliorare. Ma è chiaro che non può essere una cosa che va dall’oggi al domani. In Arabia Saudita siamo andati un po' meglio che in Bahrain, ma siamo indietro, è questa l'amara verità".


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