Alonso: "Ho parlato con altri, Aston e Honda erano la soluzione più logica"

Alonso: "Ho parlato con altri, Aston e Honda erano la soluzione più logica"© Getty Images

Fernando approfondisce le tempistiche della scelta di rinnovare con Aston Martin, la fiducia verso il progetto 2026 e il rispetto nei confronti di Honda. Le alternative? "Ho parlato con altri team, è normale"

Fabiano Polimeni

12.04.2024 09:40

Contratto biennale e, in prospettiva, un ruolo oltre la Formula 1 che potrebbe coinvolgerlo in altre attività con Aston Martin, che su altri fronti è pronta a tornare a Le Mans nel 2025.

Fernando Alonso ha confermato l'impegno con il team, una decisione maturata nel week end del GP d'Australia, dopo che il nome del campione di Oviedo era transitato tra le possibili soluzioni per Mercedes e Red Bull.

A Suzuka, Fernando anticipava come un addio di Verstappen fosse cosa alquanto improbabile e che Mercedes, al momento, non risultava poi così attraente come soluzione. Forse anche per la soluzione provvisoria di cui potrebbe aver bisogno se Wolff decidesse di promuovere Antonelli in F1 nel 2026 e non da subito, dal 2025. 

Alonso: mai pensato al ritiro a fine 2024

Di una cosa è sempre stato certo, Alonso: il ritiro a fine anno non è stato mai contemplato. "No, credo che il ritiro non mi sia mai passato per la testa. Ero sicuro al 99% che avrei continuato a correre anche l'anno prossimo, quindi il ritiro non era un'opzione.

Ho parlato anche con altre persone, sì. Penso che sia normale quando si entra in una trattativa, è necessario pesare un po' tutto, verificare il mercato e ascoltare anche tutti gli altri. È una procedura normale e credo sia giusto ascoltare tutte le proposte e vedere come si muove il mercato", racconta.

All in sul progetto Aston Martin 2026 

Continuare con Aston Martin per provare a fare un passo in avanti decisivo nel 2026, quando il progetto di Lawrence Stroll - in fase di ampliamento delle strutture - sarà completo e i regolamenti daranno un'opportunità per cambiare i valori in campo.

"Non so, nella mia testa Aston era la scelta più logica da fare. Alla fine, era anche la migliore e mi sentivo il più desiderato in Aston Martin. Tutte le altre conversazioni sono state leggere e non sono mai arrivate al punto di concludere o cose del genere. In Aston c'era un chiaro desiderio di lavorare insieme, che era lo stesso che avevo io.

Impegnarmi in un progetto che fosse di un solo anno non aveva senso per me. Non  che avessi proposte di un anno altrove o cose del genere, è solo che nelle prime conversazioni sono stato molto chiaro con Aston sul fatto che la parte interessante di questo progetto fosse tutto quello che stiamo costruendo".

Il rispetto verso Honda e una situazione favorevole 

In costruzione c'è una collaborazione con Honda con cui Fernando tornerà a lavorare dopo l'esperienza in McLaren. Verso i giapponesi, parole di rispetto a fiducia: "Honda è assolutamente un costruttore che ha avuto  tanto successo in F1 e non solo, in tutto il mondo del motorsport. E' sempre stata un'azienda che ho rispettato.

In McLaren non funzionò negli anni del ritorno in Formula 1, ma subito dopo hanno risolto tutti i problemi.

Attualmente stanno dominando e sono stati Campioni del Mondo negli ultimi anni. Penso che per il 2026 avranno una base già molto forte, ma anche la capacità a Sakura di costruire qualcosa di veramente bello. Ovviamente, con l'arrivo dei carburanti sostenibili che avremo nel 2026, è un'altra cosa che mi piacerebbe sperimentare.

Vedo una situazione vantaggiosa per tutti e, come probabilmente saprete, rispetto molto la cultura giapponese. Ora abbiamo l'opportunità di lavorare di nuovo insieme e questo per me è un vero piacere".

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