Agosto fa rima con vacanza, ovvero il momento giusto per ricapitolare quanto accaduto nei primi cinque mesi del campionato e fare delle valutazioni interperiodali: ecco qui il pagellone dei piloti

F1 2024, le pagelle di metà stagione: i piloti

<h2>Stake Sauber</h2>
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<h3>24 – Guanyu Zhou: 5</h3>
<p>Sfiora la zona punti in Bahrain, poi tanto anonimato, con colpe da condividere (ed il buona parte da dare) ad una macchina che non va. Delle tre stagioni in cui ha corso ad <strong>Hinwil</strong>, questa è sicuramente la peggiore per mezzi a disposizione e di conseguenza pure per ambizioni e risultati. Si è tolto la soddisfazione di divenire il primo cinese a correre il <strong>GP Cina</strong>, un sogno che si è realizzato: per fortuna ha fatto in tempo, perché è concreto il rischio di non essere in griglia l'anno prossimo.</p>
<h3>77 – Valtteri Bottas: 5</h3>
<p>Per palmarès e soprattutto esperienza, ha ancora delle carte da giocarsi per sperare di <strong>rimanere in F1 pure nel 2025</strong>. Certo non c'è la fila fuori dalla porta: tutto sommato, pur se con qualche giro buono in qualifica e con numeri (punti a parte) complessivamente migliori di Zhou, i suoi anni nel Circus se li è fatti e forse è passato il suo tempo. I fatti dicono che è diventato solo un puntino verde in una griglia in cui sta facendo solo da riempitivo causa <strong>C44</strong> deficitaria: vorrebbe qualcosa di meglio per sparare le ultime cartucce, ma non è detto che ciò che desidera possa arrivare nella seconda metà del campionato.</p>
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<h2>Williams</h2>
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<h3>2 – Logan Sargeant: 4,5</h3>
<p>Ormai lo sanno anche i muri, che non sarà in F1 l'anno prossimo. L'occasione l'ha avuta e semplicemente non è stato all'altezza del compito, basta prenderne atto senza fare drammi. Per il resto poco da dire su un pilota costantemente dietro ad Albon, incline all'errore e, dice il cronometro, poco veloce.<strong> Lascerà senza graffi</strong>.</p>
<h3>23 – Alexander Albon: 6,5</h3>
<p>Nelle ultime due stagioni e mezzo, cioè <strong>da inizio 2022 ad oggi, la Williams ha fatto 40 punti: 35 sono stati suoi</strong>. Certo, non che abbia avuto fulmini al suo fianco (Latifi e Sargeant), ma la differenza l'ha fatta eccome. Si sarebbe aspettato di più da questa stagione dopo la crescita dell'anno scorso, invece dopo un buon 2023 a Grove sembrano essere inciampati in un percorso di crescita evidentemente ancora lungo. Con 4 punti raccolti in campionato, non nasconde le delusioni per una <strong>FW46</strong> meno incisiva di quanto si sarebbe augurato.</p>
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<h2>Alpine</h2>
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<h3>10 – Pierre Gasly: 6,5</h3>
<p>A tratti giustamente nervoso per una situazione non troppo idilliaca in seno al team: è in squadra da un anno e mezzo, eppure <strong>Oliver Oakes</strong>, che sarà a capo dell'Alpine a partire da Zandvoort, è già il terzo team principal diverso con cui si dovrà rapportare. In pista, invece, gli tocca sgomitare per le briciole: giusto<strong> 6 punti in 14 GP</strong> ed incontri troppo spesso ravvicinati con <strong>Ocon</strong>. Ha ottenuto la permanenza ad Enstone, ma teme di dover pazientare ancora a lungo prima di poter lottare per risultati più nobili.</p>
<h3>31 – Esteban Ocon: 6,5</h3>
<p>In classifica ha un punto meno di <strong>Gasly (6-5)</strong>, ma nel complesso gli è stato davanti come risultati in qualifica e piazzamenti in gara. Carattere fumantino, ma piede destro pesante: sono in tanti a giurare che con lui la Haas abbia fatto un bell'affare. Dispiaciuto per l'addio perché, da francese, ha apprezzato l'idea di correre per una casa ufficiale transalpina: tuttavia, non è assolutamente detto che il passaggio in <strong>Haas</strong> sia un passo indietro a livello di ambizioni, almeno nel breve periodo.</p>
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<h2>Haas</h2>
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<h3>20 – Kevin Magnussen: 5</h3>
<p>Non ha esitato a prendersi penalità per il team, altre volte invece è andato oltre le righe da solo arrivando a tanto così dalla <strong>squalifica</strong>: alla ripresa del campionato dovrà fare ancora qualche gara in apnea per sentirsi al sicuro. Nonostante qualche sacrificio in gara, non è riuscito a salvare il posto: <strong>Bearman</strong> e <strong>Ocon</strong> erano più appetibili di lui che è sempre un cliente scomodo in pista, ma che evidentemente ha dei limiti oltre i quali non riesce ad andare. E' al terzo scampolo di carriera in F1: stavolta, potrebbe davvero essere l'ultimo.</p>
<h3>27 – Nico Hulkenberg: 7</h3>
<p>Da tedesco, è un orgoglio aver firmato con <strong>Audi</strong> per il debutto in Formula 1. Ad anni 37, forse non se lo aspettava nemmeno più: un premio per la parte finale di una carriera forse anche un pizzico sfortunata. Bravissimo, comunque, nonostante l'età: <strong>22 punti per lui, appena 5 per Magnussen</strong>. Veloce e solido, è una certezza per chi ha bisogno di costruire o quantomeno di concretizzare il risultato.</p>
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<h2>Racing Bulls</h2>
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<h3>3 – Daniel Ricciardo: 5,5</h3>
<p>Fase di carriera un po' difficile da inquadrare: gli anni sono 35, ma ogni settimana pare destinato ad un <strong>futuro diverso</strong>. Le voci si sono rincorse incontrollate: chi lo voleva in Red Bull al posto di <strong>Perez</strong>, chi ancora a <strong>Faenza</strong>, chi addirittura fuori per fare posto a <strong>Lawson</strong>. Vista l'anagrafe, non sarebbe neanche uno scandalo: ha perso il tocco magico, è altalenante e soprattutto dietro a <strong>Tsunoda</strong> in termini di velocità e classifica, almeno fino alla pausa estiva. Di lui si apprezza comunque il lavoro al box: almeno l'esperienza, evidentemente, sa sfruttarla bene.</p>
<h3>22 – Yuki Tsunoda: 6,5</h3>
<p>E' migliorato, sia nella condotta che nella continuità in pista, anche se il carattere effervescente continua di tanto in tanto ad emergere. Voleva la<strong> Red Bull</strong> e non ha nascosto di credere di meritarla: chissà se non è stato accontentato per pura velocità oppure se per alcuni limiti caratteriali. Comunque, a Faenza sta facendo il suo: buone gare, buone prestazioni e 10 punti raccolti in più <strong>(22 contro 12)</strong> rispetto a Ricciardo.</p>
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<h2>Aston Martin</h2>
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<h3>14 – Fernando Alonso: 6,5</h3>
<p>Altro che la “trentatreesima”: quest'anno non ha ancora visto il <strong>podio</strong> e difficilmente lo vedrà. La <strong>Aston Martin</strong> si è persa di nuovo nel processo di sviluppo e lui ha dato evidenti segnali di delusione: ha rinnovato ancora, ma per il resto pare abbia poco da chiedere ad una stagione che non lo stimola minimamente. Forse, anche per questo, è incappato in qualche <strong>errore</strong> di troppo data la stoffa: non ha più tempo da buttare via, ogni delusione oggi fa doppiamente male.</p>
<h3>18 – Lance Stroll: 5</h3>
<p>Tutto sommato, si conferma il solito pilota che conosciamo ormai da anni: qualche sprazzo ogni tanto, errori evitabili altre volte, nella maggior parte dei casi dietro al più blasonato compagno di squadra, <strong>Vettel</strong> o <strong>Alonso</strong> che sia (e infatti ha la metà dei punti dello spagnolo). Comunque, il discorso che vale per Fernando vale anche per lui: desiderava di più rispetto ad una macchina che partiva con enormi ambizioni e che invece nell'estate ha dovuto fare fatica per entrare nei punti.</p>
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<h2>Mercedes</h2>
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<h3>44 – Lewis Hamilton: 8</h3>
<p>Dai e dai, ce l'ha fatta a tornare protagonista. La classe, del resto, non è mai venuta meno, così come le motivazioni. Certo ora fa senso lasciare una <strong>Mercedes</strong> imprevedibilmente tornata davanti, con tre vittorie complessive: chissà se oggi farebbe la stessa scelta di firmare per la <strong>Ferrari</strong>. Intanto, in pista, dimostra di esserci ancora: Silverstone è stata un tripudio, Spa la conferma di essere tornati, lui e la Mercedes, a poter sognare in grande. Ora dieci gare per lasciarsi al meglio.</p>
<h3>63 – George Russell: 7,5</h3>
<p>Attenzione a non sottovalutare certi numeri. E’ davanti ad <strong>Hamilton</strong> sia in qualifica che per piazzamenti in gara, se in classifica paga un <strong>-34</strong> è anche per una buona dose di sfortuna: ha fatto appena 5 punti nelle ultime tre gare prima della pausa estiva, rimediando un ritiro per guasto tecnico a Silverstone, un errore tattico nelle qualifiche di Budapest ed una squalifica a Spa. In questo trittico di gare, il divario in classifica con Lewis si è allargato più di quanto dicano le prestazioni. Dopo un <strong>2023</strong> difficile e per certi versi brutto, ha fatto tesoro degli errori ed è tornato in forma. Vuole tanto dalla seconda metà del campionato.</p>
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<h2>Ferrari</h2>
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<h3>16 – Charles Leclerc: 7</h3>
<p>Stagione da alti e bassi emotivi: il picco la vittoria a <strong>Monaco</strong>, ovvero un sogno divenuto realtà, il momento più basso a Silverstone, dove tra errori ed una macchina costretta a fare marcia indietro sugli aggiornamenti ha capito che avrebbe dovuto ricorrere ad una dose di pazienza extra. Terzo al momento della pausa estiva, in un'annata cominciata con moderato ottimismo prima che quest'ultimo lasciasse spazio prima alle illusioni di primavera, poi all'amara realtà dell'estate, quella che ha detto come la <strong>Ferrari</strong>, al momento delle vacanze, era quarta forza in pista.</p>
<h3>55 – Carlos Sainz: 7</h3>
<p>Cominciava l'anno con una certezza: era l'ultima stagione con la Ferrari. Si è tolto la soddisfazione di vincere almeno una gara ed avrebbe sperato di vincerne altre, prima che la<strong> SF-24</strong> calasse di competitività. Paga 15 punti di ritardo da Leclerc in classifica, ma considerando il Gp saltato per appendicite (Jeddah), come rendimento siamo praticamente alla pari: <strong>12,64 punti a weekend per Charles, 12,46 per lui</strong>. Williams fa un affare, lui è tutto da vedere, anche se alla fine non aveva, probabilmente, tutte queste alternative.</p>
<h3>38- Oliver Bearman (menzione)</h3>
<p>Inutile fare una <strong>pagella</strong> su uno che ha corso appena una gara. Piuttosto, menzione d'onore per aver sfruttato alla grande l'opportunità: è bastata una gara per convincere la <strong>Haas</strong> a scommettere su di lui nonostante un campionato di F.2 più deludente del previsto (e qui ci sarebbe da aprire una parentesi a parte sulla cadetteria, ma non è questo il luogo). Vive nell'attesa del <strong>2025</strong>: nel frattempo concluderà il programma 2024 con gli americani per prepararsi al meglio.</p>
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<h2>McLaren</h2>
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<h3>4 – Lando Norris: 8</h3>
<p>Sta scoprendo sulla sua pelle la differenza tra l'essere veloci con aspettative basse ed il dover essere veloci quando invece <strong>le aspettative si impennano</strong>. Un campionato in cui, fin qui, si contano più le sbavature che le vittorie: per ora ha vinto la sua prima ed unica gara a <strong>Miami</strong>, troppo poco con questa <strong>McLaren</strong>. Evidentemente, deve abituarsi ad una nuova condizione che porta con sé oneri e onori: occhio a non far prendere troppo spazio a <strong>Piastri</strong>, che quello diventa pericoloso...</p>
<h3>81 – Oscar Piastri: 7,5</h3>
<p>Per adesso,<strong> dietro in classifica rispetto a Lando (199 contro 167)</strong>. Ma si sta dimostrando molto più a suo agio con una macchina di vertice, elemento che apre prospettive interessanti sulla seconda parte di campionato e soprattutto per l'anno prossimo: studia da campione e dà la sensazione di stare prendendo le misure al compagno di squadra. Come ritmo Lando è ancora davanti, ma sta gestendo la pressione molto peggio di lui: Oscar intanto ha rotto il ghiaccio a <strong>Budapest</strong> ed ha la convinzione di poter far centro altre volte da <strong>Zandvoort</strong> in poi.</p>
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<h2>Red Bull</h2>
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<h3>1 – Max Verstappen: 9</h3>
<p>Il trono è sotto assedio, ma ha dimostrato di non essersi intorpidito dopo un 2023 di dominio “facile”: da Miami ad oggi non si può dire che abbia avuto la macchina migliore, eppure è comunque quello ad aver raccolto più punti da maggio ad oggi. Questione di <strong>talento</strong>, per uno che talvolta cade in vecchi vizi, ma che è dotato di un piede destro fuori dal comune: è più di un faro per una Red Bull che senza di lui si sentirebbe smarrita. <strong>In tutto, 7 vittorie su 14</strong>: ha comunque vinto tanto quanto tutto il resto della griglia messo assieme.</p>
<h3>11 – Sergio Perez: 4</h3>
<p>Per come si sono messe le cose negli ultimi tre mesi di attività, è un miracolo che abbia salvato il posto. Insomma, a Zandvoort lo rivedremo tra <strong>mille dubbi</strong>: sarà in grado di riprendersi? Una crisi nera dalla quale deve riprendersi per il bene suo e del team, che non vorrebbe perdere la corona tra i Costruttori: la squadra deve rendere meno critica la <strong>RB20</strong>, lui deve trovare la chiave per cucirsela meglio addosso e tornare così a sfornare prestazioni decenti.</p>
<p><a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/live/formula-1-21259/classifica-piloti">La classifica Piloti</a></p>

<p>Agosto fa rima con vacanza, ovvero il momento giusto per ricapitolare quanto accaduto nei primi cinque mesi del campionato e fare delle valutazioni interperiodali: ecco qui il pagellone dei piloti </p>