Nel giorno dello straordinario successo di Leclerc e della Ferrari, ci si chiede dove abbia sbagliato la McLaren e cosa abbia rallentato la Red Bull a Monza, mentre Magnussen si becca una squalifica: Bearman al suo posto?
Ne ha avuti tanti, in primis a livello di bilanciamento. Senza mezzi termini Verstappen ha definito “inguidabile” la macchina, ormai priva di punti di forza. Il problema è che i guai che la vettura incontra in pista la squadra fa fatica a ritrovarli in galleria, una mancata correlazione che sta facendo malissimo nel processo di sviluppo.
In squadra sono convinti di aver trovato le risposte ai problemi e che adesso serva solo il tempo per risolverli. Ma le gare passano ed ora Verstappen è inquieto pure per il mondiale Piloti, con Norris che si è portato a -62: tanti, ma non tantissimi con un terzo di campionato ancora da disputare.
La RB20 ha perso bilanciamento tra i due assi ed ora sta soffrendo di un sottosterzo cronico, possibilmente acutizzato dal correre in configurazione da basso carico. Per cui, contrariamente a quanto si potesse pensare in Olanda, la Red Bull ha molto più da temere sulle piste a basso carico al momento, soprattutto in virtù delle ottime risposte date su questo fronte dalla McLaren.
Problemi avuti anche in qualifica, con Verstappen più veloce in Q2 con soft usata piuttosto che in Q3 con soft nuova. Guai apparentemente inspiegabili, per una macchina che in qualifica di colpo ha perso aderenza, a conferma di un quadro tecnico piuttosto complesso per quella che aveva cominciato il campionato da regina e che oggi è mestamente quarta forza.
Difficile quantificare, ma sicuramente molto. Perché tanta è stata la velocità di punta sacrificata dal momento in cui il team gli ha comunicato che erano stati costretti a togliere potenza al motore. Il “clipping” è stato enorme, con Max che si è ritrovato lentissimo in fondo al dritto, soprattutto in prossimità della Prima Variante e della Parabolica Alboreto.
Magari non sarebbe cambiato nulla, ma di certo per Max è stato pure impossibile sfruttare al meglio il set di medie montato per il terzo stint, quello che teoricamente avrebbe dovuto vederlo all’attacco. Invece, per ora, Verstappen e la Red Bull non possono fare altro che correre sulla difensiva: urgono interventi profondi per non incappare in una sconfitta iridata che avrebbe dell’incredibile, ed a questo punto per loro diventa fondamentale pure l’affidabilità. Dovesse finire ko in qualche GP, le cose si metterebbero davvero male per Max.
Al 99% Oliver Bearman. Vero che nessuno si sarebbe aspettato Franco Colapinto al posto di Sargeant in Williams, ma è anche vero che nel caso dell’inglese ci sono meno dubbi: Ollie ha già un contratto con la Haas per il 2025 e sarebbe un errore da parte del team non sfruttare questa occasione per fargli fare subito un GP.
Questo anche perché oggettivamente Bearman ha molto poco da chiedere al suo campionato di Formula 2: non lotta per il titolo, è indietro in classifica e per questo saltare la tappa di Baku nella categoria cadetta non avrebbe praticamente ripercussioni sulla sua stagione. A meno che in casa Haas non facciano altre scelte (Pietro Fittipaldi, pilota di riserva, potrebbe portare qualcosa come sponsor), è insomma Bearman l’indiziato principale per sostituire Kevin Magnussen al GP d’Azerbaijan.
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