La vita dopo Red Bull, dopo la Formula 1, è trascorsa dedicando il proprio tempo alla famiglia e collaborando con numerosi sponsor per i quali è testimonial. Eventi "instagrammabili" in sei mesi di relax prima di programmare i futuri passi sportivi. Era il lasso di tempo che lo scorso inverno si dava Sergio Perez per tornare a ragionare su cosa fare dopo l’esperienza in Red Bull.

La realtà? Discussioni sottotraccia già avviate, tanto da finire in quell'elenco di 7-8 piloti che Graeme Lowdon, team principal Cadillac, indicava già di avere tra le proprie mani: piloti interessanti a guadagnare un sedile in Formula 1, oggi fuori dai giochi o in panchina.

Perez una scommessa sicura

Di esperienza ne ha da vendere e per una formazione come Cadillac è un fattore imprescindibile, affidarsi a piloti in grado di guidare il team nelle prime stagioni in Formula 1. Una caratteristica sulla quale Mario Andretti si è pronunciato lo scorso febbraio: “Idealmente, dovrebbe essere un pilota con esperienza. Ci stiamo prendendo il tempo necessario e stiamo osservando il mercato".

Nel week end del Gran Premio di Miami, Cadillac è attesa a un vernissage dell'identità che porterà in pista nel 2026, nel primo dei tre Gran Premi in terra statunitense. Secondo rumours provenienti dal Messico, anche Perez sarà presente nel fine settimana di gara e l’occasione potrebbe essere utile per intrattenere discussioni in ottica mercato con la squadra diretta da Lowdon. Discussioni, non annunci, per i quali servirà ancora attendere.

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Oltre a Perez, anche Zhou, oggi terzo pilota Ferrari, è tra i “papabili" a un sedile in Cadillac. Entrambi, oltre a vantare esperienza in Formula 1 in squadre di media e alta classifica, farebbero gioco anche alla popolarità del brand Cadillac su mercati come quello cinese, messicano e sudamericano.