La fase europea del campionato è prossima, Imola attende un mondiale che in sei gare ha già emesso importanti, nette, chiare indicazioni. Metterle in discussione, fino a capovolgerle, sarà un’impresa ardua. L’introduzione dei nuovi test sulla flessibilità dell’ala anteriore, dal GP di Spagna, obbliga a concedere ancora un’apertura alla possibilità che ci sia una fase-2 della stagione. McLaren un po’ meno astronave? Chissà. Di certo il vantaggio sulla gestione delle gomme in gara difficilmente potrà essere messo in discussione da un cambiamento sui test di flessibilità, verso il quale, peraltro, le squadre hanno potuto lavorare per 5 mesi per metabolizzarne gli effetti con gli sviluppi in arrivo.
Aspettando l'auspicata fase-2, aspettando gli sviluppi che a partire da Imola andranno sulle monoposto - Mercedes, Ferrari e Red Bull, ciascuno con parti aggiornate -, resta l’analisi di 6 gare alle spalle.
Per ragioni diversissime, Red Bull e Ferrari si trovano racchiuse in un fazzoletto di punti: 11 di differenza. Senza la doppia squalifica cinese il parziale sarebbe stato ancora inferiore e con la Ferrari davanti. La delusione, soprattutto per i piazzamenti della Rossa, è difficile da nascondere. Il distacco dalla McLaren è di 152 punti dopo 7 gare e recuperarlo appare come una sfida titanica. Molto più rispetto al recupero di prestazione sulla SF-25, che passa dall'arrivo di soluzioni ai limiti tecnici, a partire da un’altezza da terra distante (pochi millimetri) dalla condizione ottimale in cui la monoposto potrebbe esprimere tutto il suo potenziale. Da qui la considerazione successiva: quel potenziale porterebbe Leclerc e Hamilton in sfida alla pari con il duo McLaren per le vittorie?
Poi c'è Red Bull, che si trova a correre l’ennesimo campionato a una sola punta, e che punta. Dei 105 punti nel Costruttori, 99 li ha portati Max Verstappen, 6 Yuki Tsunoda. Il campionissimo olandese ci ha messo moltissimo per riuscire a sfidare le McLaren, che dalla sua è solida e veloce nella MCL39. In più, ha una coppia di piloti che finora ha quasi sempre portato a casa i punti pesanti, al di là di errori dai quali il recupero c'è comunque stato, grazie alla condizione id superiorità tecnica. Per Red Bull, considerato il distacco e l'apporto alla causa della seconda macchina, l'obiettivo del campionato Costruttori sembra essere irraggiungibile anche quest'anno.
Si delinea una “sfida” tra Ferrari e Red Bull? Senza quella fase-2 del campionato auspicata e, dovessero confermarsi i rapporti di forza che vedono una Mercedes molto competitiva, allora ritrovarsi nei prossimi mesi a raccontare di una corsa per il terzo posto tra i team vorrebbe dire aver collezionato una delusione cocente rispetto alle premesse della vigilia.
L’inizio del ciclo di gare europee del campionato - con la trasferta canadese di Montreal posta tra Barcellona e Spielberg -, porterà alla pausa estiva e diventa un momento definitivo e definente la stagione. Un momento nel quale gli interrogativi e le speranze dei tifosi troveranno risposta. Imola, dovesse corrersi in condizioni climatiche fresche, potrebbe compattare di nuovo i valori tra McLaren, Red Bull, Mercedes e Ferrari. Aprire a una gara meno scontata nella superiorità tecnica della McLaren e con un peso specifico della qualifica che sarà nuovamente molto rilevante, viste le difficoltà di sorpasso.
Il passaggio di Montecarlo fa storia a sé, come sempre. Poi arriverà Barcellona e, tra ulteriori sviluppi ed entrata in vigore dei nuovi test di flessibilità dell’ala anteriore, scopriremo se la McLaren sarà tornata tra gli “umani” o continuerà a esprimere la netta superiorità nella gestione delle gomme in gara e in condizioni di caldo e alto degrado termico.
Saranno gare, insieme a Montreal e Spielberg, nelle quali la Ferrari dovrà dimostrare di aver risolto i limiti alla prestazione. Se Leclerc dal GP del Giappone ha dimostrato di riuscire a sfruttare meglio la SF-25 di quanto ancora non riesca a Hamilton, l’esibizione di Miami è stata negativa su ogni fronte, al di là del piazzamento ottenuto nella gara Sprint, frutto di una chiamata strategica corretta di Lewis mentre navigava indietro nella zona punti.
Gli sviluppi dovranno portare prestazione sulle curve lente, tallone d’Achille di questo primo terzo di stagione. Dovranno consentire alla monoposto di girare all’altezza da terra ideale per produrre il massimo carico disponibile senza soffrire con l’usura del fondo. Dovranno migliorare la competitività sul giro di qualifica. In casa Red Bull, al contrario, la condizione tecnica di partenza è stata finora superiore alla SF-25 ma soffre di un rendimento a senso unico, del solo Max Verstappen. Qualcosa di insostenibile per le ambizioni nel mondiale Costruttori.
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