ll Gran Premio di Imola è, per molti, il luogo intriso della memoria di Ayrton Senna, un tempio che conserva il silenzio e la leggenda del campione. Per altri è uno dei luoghi sacri della velocità, dove la Formula 1 torna a respirare tra le colline dell’Emilia e l’eco dei motori si mescola alla passione di chi vive di corse. Per altri ancora è semplicemente casa: un posto familiare, dove ogni curva ha un nome, ogni weekend di gara è un rituale che si ripete sin dall'infanzia. In pochi chilometri si intrecciano le radici della passione italiana per i motori, le sedi storiche delle scuderie, i luoghi dove sono cresciuti meccanici, ingegneri e piloti che oggi calcano il palcoscenico mondiale. Lo è per la Ferrari, che corre a pochi chilometri da Maranello, per la Visa Cashapp, che ha la sua sede a Faenza e per il giovane Kimi, nato e cresciuto a Bologna.
Non tutti, però, sanno che l'Italia nel paddock è fortemente presente e che, anche dietro le quinte, sono in molti a "festeggiare" l'appuntamento di casa.
Uno dei protagonisti indiscussi della Formula 1 degli ultimi anni è Andrea Stella, team principal della McLaren e ingegnere affermato in Formula 1. La carriera di Andrea inizia a Roma, dove ai laurea in Ingengeria Aerospaziale presso l'Università La Sapienza per poi arrivare a Maranello, dove lavora nella squadra test della Rossa per poi diventare ingegnere di pista. Stella ha lavorato al fianco di grandi nomi della Formula 1 come Fernando Alonso, Kimi Raikkonen e perfino Valentino Rossi, che aveva effettuato dei test con la scuderia di Maranello nel 2008. In quel periodo si vociferava circa un ingresso del campione di Moto GP in F1. L'arrivo a Woking avviene nel 2015, dove lavora al fianco del numero 14 prima di diventare capo degli ingegneri della scuderia inglese. Il talento di Stella è chiaro a tutto il team, così viene promosso prima a Performance Director, poi a Racing Director.
Oggi, Andrea Stella è il team principal del team in vetta alla classifica costruttori, titolo che ha vinto lo scorso anno, e a quella piloti, con Oscar Piastri davanti a Lando Norris per una doppietta tutta orange. È proprio il caso di dirlo, il talento italiano in McLaren c'è e si vede.
Nato in Inghilterra da genitori italiani, Giampiero Lambiase è uno dei nomi più importanti nel panorama delle corse automobilistiche. Dal 2015, l'ingegnere lavora con Red Bull, di cui oggi è Head of Racing e Race Engineer per Max Verstappen insieme al collegamento con il gruppo strategico e i regolamenti sportivi. Lambiase è al terzo posto nella scala gerarchica del team, subito dopo il direttore tecnico Pierre Waché e il team principal Christian Horner.
Non solo F1: in Formula 2 spiccano due nomi che portano il talento italiano ad eccellere anche nelle categorie propedeutiche, sto parlando di Leonardo Fornaroli e Gabriele Minì. I due giovani piloti corrono rispettivamente per Invicta Racing e Prema Racing e sono attualmente terzo e decimo in classifica. I due hanno affrontato insieme il percorso per raggiungere il sogno di gareggiare nella massima competizione, ed oggi coltivano una meravigliosa amicizia dentro e fuori dal paddock di cui è protagonista anche Kimi Antonelli.
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