GP Italia, FP1: Verstappen davanti a Sainz, poi Perez e Leclerc

GP Italia, FP1: Verstappen davanti a Sainz, poi Perez e Leclerc© Getty Images

Il fine settimana di Monza si è aperto con il miglior tempo di Verstappen nelle libere 1, in una sessione che ha visto Red Bull e Ferrari in vetta alla lista dei tempi

Presente in

01.09.2023 ( Aggiornata il 01.09.2023 14:34 )

Due Red Bull e due Ferrari, in ordine mischiato, ai primi quattro posti delle prove libere 1 del GP d'Italia. Il fine settimana di Monza si è aperto con il miglior tempo di Verstappen, seguito da Sainz, Perez e Leclerc.

Con l'"ATA" cambia il lavoro

In questo fine settimana, dove è prevista l'"alternative tyre allocation" (ATA), ogni pilota ha a disposizione solamente 11 set di gomme contrariamente ai soliti 13, e questo ha un impatto sul piano di lavoro del venerdì, a maggior ragione dato l'obbligo di utilizzare gomma dura in Q1 al sabato, gomma media in Q2 e gomma morbida in Q3. Per questo, si è girato prevalentemente con le mescole più dure, ed è proprio con la hard che sono arrivate le migliori prestazioni delle FP1. Verstappen ha chiuso al comando in 1'22"657, 46 millesimi più veloce di Sainz. Perez, terzo, ha pagato 0"177, con Leclerc 4° a 0"309. Molto compatta la classifica, anche se la seconda metà del gruppo ha prevalentemente messo a segno i propri migliori tempi con mescole più morbide rispetto ai primi cinque.

Ferrari e Red Bull, che differenze

Scelte di assetto agli antipodi per Ferrari e Red Bull. Il Cavallino Rampante è sceso in pista con un'ala posteriore estremamente scarica, per ricercare la massima velocità. Sulla SF-23 è stata montata la versione 2022 a doppio pilone e flap molto ridotto, la stessa utilizzata l'anno scorso, abbinata ad una doppia beam-wing per Sainz ed una singola beam-wing per Leclerc. Al contrario, sulla RB19 è apparsa una configurazione di alettone posteriore più carica, abbinata ad una beam-wing a singolo flap, anche se ci sono differenze tra Verstappen (configurazione più carica) e Perez (meno carico). Con queste scelte, è chiaro l'intento delle due squadre: la Rossa cercherà la miglior prestazione negli allunghi, mentre la Red Bull avrà una macchina più "da gara", per ricercare la massima competitività nelle curve e soprattutto per avere una gestione delle gomme impeccabile. Una scelta che Red Bull può permettersi dall'alto della sua nota efficienza aerodinamica.

Piuttosto scarica anche la Mercedes, che sulla W14 dispone di un alettone posteriore con un "taglio" di sezione superiore, dunque senza bordo d'uscita del flap mobile al fine di ridurre la resistenza.

Porpoising e bottoming

Come era prevedibile, le vetture hanno sofferto di porpoising e bottoming. Con le ali molto scariche, le squadre hanno cercato di "abbassare" le vetture per recuperare parte del carico dal fondo, ma questo chiaramente si è andato a scontrare con le irregolarità dell'asfalto ma soprattutto con il fenomeno aerodinamico ormai molto noto. Ci sarà del lavoro da fare per individuare l'esatta altezza da terra da scegliere, che sarà il compromesso tra prestazione e "salti" accettabili sulle vetture.

Ecco le Pu fresche

Tante power unit fresche, ma nessuna penalità in griglia per il momento. La Ferrari ha deciso di equipaggiare le vetture con motori completamente nuovi, praticamente in tutti gli elementi: motore termico, turbo, MGU-H ed MGU-K. Stesso discorso per Russell, Bottas e le due AlphaTauri, per Ocon invece nuovo turbo e nuovo MGU-H.

Alfa Romeo-Sauber, inizio in salito

Un inizio in salita per l'Alfa Romeo-Sauber, nell'ultimo GP d'Italia che la compagine di Hinwil vivrà insieme al marchio del Biscione. Per l'occasione, la C43 è stata dipinta con una stupenda livrea nera accompagnata da un tricolore sul posteriore, ma per il momento la nuova configurazione non ha portato bene: la scuderia ha dovuto cominciare in ritardo il suo programma di lavoro, a causa di un problema al software. Nel momento in cui sono scese in pista, entrambe le monoposto si sono dovute fermare a causa di un problema al software che ha imposto un reset totale del sistema, cosa che è costata una ventina di minuti. Non il massimo per la squadra, che ha bisogno di valutare la bontà della nuova ala anteriore introdotta proprio a Monza.

Imprecisati problemi poi si sono ripresentati al posteriore, e le due vetture sono state costrette a rientrare ai box. Una FP1 da incubo, insomma, per l'Alfa Romeo-Sauber.

I tempi


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi