Tutta colpa di quello scroscio di pioggia improvviso. L’incidente che
ha messo ko l’Audi n.3 di Bonanomi e la
Toyota n.8 di Lapierre è stato il momento decisivo della seconda ora di gara a
Le Mans ed è dovuto a un acquazzone improvviso, dopo 1 ora e 32’ di corsa. Ha prima piovuto sul rettifilo delle Hunaudieres, poi sul traguardo, scrosci violentissimi che hanno colto di sorpresa i piloti che alla prima pioggia avevano deciso di continuare con le slick visto che le Michelin usate dai Prototipi anche sulla pista umida riescono a generare un certo grip.
Ma di colpo invece che umida, arrivati sul rettifilo dopo Tertre Rouge i corridori hanno trovato la pista allagata così
Bonanomi che
era al terzo posto e duellava con la Toyota di Lapierre, in rettifilo, mentre sfilava la Porsche 911 di
Lietz, che andava vistosamente piano, ha rallentato per evitare aquaplaning. Le aureo dietro si sono aperte a ventaglio e
Lapierre in velocità con la Toyota n.8 ha perso il controllo della macchina, e girandosi ha centrato le barriere a destra e rimbalzando e slittando sull’asfalto viscido come sapone
ha colpito Bonanomi da dietro spedendolo contro il guard rail di sinistra. In quel frangente la
Ferrari di Bird, n.61 e in testa nella GT/AM, non ha potuto evitare l’Audi e l’ha colpita anche lei di muso.
"Non si vedeva nulla in quel momento - ha spiegato Bird -
la visibilità era quasi nulla per l'acqua sollevata dalle gomme, e se c'erano delle bandiere di segnalazione non le ho proprio viste perché eravamo tutti accecati dagli spruzzi".
Bird ha subito abbandonato la
Ferrari con l‘avantreno disintegrato rinunciando a continuare;
Bonanomi è sceso e ha cercato di togliere i pezzi danneggiati per provare a riprendere la pista ma non c’era
verso di far ripartire la R18. Mancanza di trasmissione, hanno spiegato i tecnici Audi. La macchina è stata trasportata via col camion di servizio e questo decreta l'automatico
ritiro della macchina perché per restare in gara deve raggiungere con i propri mezzi i box. Resterà nelle immagini della gara la
disperazione di Bonanomi che sbatte ripetutamente le mani sul volante dalla rabbia e poi si tiene il casco fra le mani.
Mentre
Lapierre, che aveva per lo più solo la carrozzeria danneggiata ed il fondo, è riuscito a fatica a ripartire e raggiungere i box per la riparazione. Dove la
Toyota n.8 resta ferma un’ora esatta prima di ripartire con
Buemi al volante staccata di 8 giri, in 49° posizione. La sua fortuna è stata che, mentre riparavano la macchina, la gara è stata neutralizzata per quasi un’ora quindi gli avversari hanno percorso solo otto giri invece di una quindicina e il distacco dai primi non è quindi così sensibile.
